Brindisi, 04/02/2014
Polo Energetico: i sindacati coinvolgono le segreterie nazionali
Di seguito riportiamo una lettera inviata dalle strutture Territoriali di FILCTEM CGIL - FLAEI CISL - UILTEC UIL alle rispettive segreterie nazionali.
Oggetto: Polo energetico di Brindisi.
Le Organizzazioni Sindacali FILCTEM/CGIL, FLAEI/CISL, UILTEC/UIL, di Brindisi in vista dell’atteso vertice, del prossimo 5 febbraio ’14, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, sulla crisi del termoelettrico in Italia, chiesto a inizio dicembre dai tre Sindacati confederali, Assoelettrica e Federutility, considerano indispensabile sottoporre alla vostra attenzione anche le problematiche che vivono i lavoratori delle Centrali termoelettriche Edipower ed Enel di Brindisi.
La Centrale Edipower a carbone è ferma da oltre 18 mesi e da Settembre 2013 con una nuova procedura di VIA e AIA che supera il Decreto ottenuto nel 2012 e riavvia l’iter per lo smontaggio dei Gruppi 1 e 2, ormai fermi e privi di autorizzazioni dal 2001, l’ammodernamento impiantistico del Gruppo 3 per realizzazione del un nuovo assetto produttivo in co/combustione (carbone/CSS). Per i Lavoratori da Dicembre 2013 è stato sottoscritto, per un anno, un Contratto di solidarietà difensiva.
Sul territorio i lavoratori diretti e dell’indotto sono fortemente preoccupati dal protrarsi dei tempi per l’iter autorizzativo, in particolare per la Centrale Edipower che bisognerebbe, invece, ridurre per dare certezze al mondo del lavoro.
Per la Centrale ENEL, anch’essa a carbone, è stato emesso un Decreto AIA da circa 2 anni e dopo una serie prescrizioni previste, sono state realizzate opere per il contenimento delle emissioni, in particolare per la riduzione delle polveri e avviata la fase di cantierizzazione per la copertura del parco carbone. Così come previsto dallo stesso decreto, siamo in piena procedura di verifica AIA per valutare l’efficacia degli interventi. La Regione Puglia ha formalmente chiesto al Ministero dell’Ambiente di riaprire la procedura e inserire la valutazione del danno sanitario.
Nel documento nazionale già inviato al Ministro, sindacati e associazioni hanno avanzato proposte concrete per affrontare la crisi nel nostro Paese: dal contenimento della tariffa elettrica, al potenziamento delle reti, alla diffusione delle smart grid per un uso efficace e diffuso delle energie rinnovabili, alla diversificazione delle fonti, alla garanzia della riserva elettrica strategica, che è possibile realizzare solo con gli impianti termoelettrici che riescono a produrre a prezzi competitivi.
Per questo crediamo che per gli impianti di Brindisi, che rispondono a queste caratteristiche, si devono studiare in ogni ambito, anche quello interministeriale Sviluppo Economico e Ambiente, le innovazioni sempre più spinte per adottare le migliori tecnologie disponibili, per ricercare in maniera continuativa marcate compatibilità ambientali, per migliorare ulteriormente l’impatto ambientale e allo stesso tempo garantire i livelli occupazionali diretti e dell’indotto.
Un contributo fondamentale in tale ambito può essere svolto attraverso adeguati investimenti dal Centro Ricerca ENEL di Brindisi.
Confidando nel vostro pieno coinvolgimento e fondamentale supporto sulle tematiche poste, cogliamo l’occasione per inviare i nostri saluti.
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