Brindisi, 31/01/2011
Contaminazione sito Micorosa: interrogazione di Cannalire (Api) e Monetti (Pd)
La situazione di degrado del Sito di Micorosa è il tema di una interrogazione rivolta dai Consiglieri Comunali Francesco Cannalire (Api) e Antonio (PD) al Sindaco e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio di
Brindisi.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
Egregio,
con la presente vorremmo che Lei dedicasse un’ attenzione particolare ad un situazione di grave rischio ambientale che mai come ora risulta doveroso
Ci riferiamo ad un’ area privata di circa 50 ha confinante a ovest con il petrolchimico e a sud con il parco protetto delle Saline. Sull’area in questione in passato furono depositati fanghi provenienti da processi industriali per la produzione dell’acetilene.
Nel 2006 la Regione Puglia previde lo stanziamento di risorse rivenienti da fondi Fas con deliberazione del CIPE per interventi di bonifica e risanamento di siti altamente inquinati e perciò quest’area denominata “Micorosa” fu destinataria di una parte di dette risorse.
Il 27 Gennaio u.s. la società aggiudicataria delle opere di caratterizzazione dell’area, l’Ambiente SC, ha relazionato, presso il Comune di Brindisi in merito agli esiti dell’ indagine, rappresentando uno scenario di grave contaminazione e squilibrio ambientale. Infatti dallo studio si evince che diversi fattori inquinanti in alcune ampie zone superano, anche nell’ordine delle 4 milioni di volte, le soglie di contaminazione previste dalla normativa vigente come nel caso del Dicloroetilene; pesantissima e sconvolgente risulta essere anche la presenza di Cloruro di Vinile, di Benzene, di Arsenico e Idrocarburi, solo per fare qualche esempio, che rendono tutta l’intera area e la falda freatica sottostante altamente contaminata .
Solo l’approvazione delle indagini di caratterizzazione ambientale dell’area Micorosa da parte del Ministero dell’Ambiente e la successiva Analisi di Rischio Ambientale renderà urgente la messa in sicurezza di emergenza dei terreni e della falda che rilascia in mare tutto il suo carico di veleni.
Per questo con la presente è nostra intenzione chiederLe, attesa la grave contaminazione e dei terreni e della falda, l’emissione di un’ordinanza sindacale che vieti a chiunque di avere accesso all’area predisponendo eventualmente barriere fisiche, vieti la coltivazione, la pesca e la caccia di selvaggina sul sito in questione.
Il Consigliere Comunale di Alleanza per l'Italia Francesco Cannalire
Il Consigliere Comunale
del Partito Democratico
Antonio Monetti
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