Brindisi, 31/01/2011

Fotovoltaicio, Federazione Sinistra: "Vendola si ravveda"

La Puglia è sull’orlo di una catastrofe ambientale senza precedenti. Al “Pozzo dei Veleni” , come titolava l’Espresso qualche anno fa, la nostra Regione ha aggiunto il primato di impianti di silicio, con l’invasione delle nostre campagne di campi di pannelli di fotovoltaico e pale eoliche, in omaggio alla Green Economy.
Non era sufficiente l’inquinamento da diossina dei tristemente noti insediamenti industriali di Brindisi e Taranto, ora ci mancava anche lo stravolgimento del nostro paesaggio. Il pur nobile obiettivo di produrre energia da fonti rinnovabili si è tradotto di fatto in Business del malaffare, con danni irreparabili per il nostro territorio.
La Regione Puglia mette in mora il Governo Centrale sulle inadempienze in materia di energie rinnovabili perché non ha ancora stabilito le quote di competenza regionale (burden sharing) di quel 17% fissato dall’Unione Europea per lo Stato Italiano.
Il Presidente Vendola accusa il Governo per il ritardo nella stesura delle Linee Guida Nazionali, attese da sette anni, e per aver messo in campo una quantità di risorse incredibili che hanno drogato il mercato.
E’ inaccettabile e davvero scandaloso che si ricorra a simili affermazioni a distanza di due anni dalla Famigerata legge regionale n. 31 del 21.10.2008 che ha consentito lo scempio del nostro territorio, con la liberalizzazione selvaggia di impianti fotovoltaici e/o eolici, il cui impatto ambientale è sotto gli occhi di tutti.
Non è accettabile che in assenza di normativa nazionale e non avendone la competenza, la Regione Puglia si sia affrettata a regolamentare (per modo di dire) la produzione di energia da fonti rinnovabili autorizzando con la semplice DIA (denunce di inizio attività) impianti fino ad 1 MGW di potenza.
Ciò ha consentito la proliferazione selvaggia di impianti di 10/20 MGW evitando la VIA (valutazione d’impatto ambientale) con il frazionamento delle richieste e grazie ad amministratori comunali compiacenti. Così assistiamo alla distruzione di ettari ed ettari di terreno agricolo e allo stravolgimento del nostro paesaggio, la nostra storia, il nostro futuro. In spregio a quanto stabilito dalla nostra Costituzione all’Art. 9.
Dov’era la Politica, sia di Destra che di Sinistra, in questi due anni, quando l’ufficio tecnico regionale autorizzava tale scempio in fretta e furia, o ancor più modesti uffici tecnici comunali si sono trovati sommersi da tanti progetti con un carico devastante di ambiente e con qualche briciola per il territorio.
Come Federazione della Sinistra, da sempre vicina ai movimenti ambientalisti, chiediamo da subito una MORATORIA delle autorizzazioni in corso di tutti gli impianti da fonti rinnovabili, eolico, fotovoltaico e biomasse. Chiediamo un CENSIMENTO di tutto quello che è stato realizzato sul territorio sia con le DIA sia con le VIA. Chiediamo che sia ratificato il divieto assoluto di installare impianti fotovoltaici su suolo agricolo, di pregio o meno, così come previsto dalla Delibera Regionale n. 1947 del 20.10.2009, in merito al Piano paesaggistico territoriale (PPTR), mai adottato.
Chiediamo che sia incentivato lo sviluppo del fotovoltaico sui tetti, capannoni e zone industriali dismesse, finalizzato all’autoconsumo e misurato alle reali necessità del territorio. La Puglia già esporta 2/3 dell’energia prodotta e non vogliamo che diventi la piattaforma energetica d’Italia.
Come Federazione della Sinistra in merito alle Convenzioni in corso di stipula tra l’Enel e gli Enti preposti, condividiamo il documento emanato dalle associazioni ambientaliste “Emergenza Brindisi: No al protocollo della resa, aprire una vertenza territoriale". Il particolare condividiamo una drastica riduzione della quantità di carbone lavorata nella Centrale con la sua graduale chiusura e/o trasformazione.
Contestualmente ribadiamo, al fine di evitare qualsiasi strumentalizzazione, che la nostra è una critica costruttiva, per il bene comune di tutti i cittadini e in difesa del nostro patrimonio e della nostra salute.
Per questo chiediamo a Vendola un improprio "ravvedimento operoso” per quello che avrebbe dovuto fare e non ha fatto, perché il danno ormai resta.
Vogliamo fatti !! prima che sia troppo tardi, prima che ulteriori scempi paesaggistici e bulimia da pannelli continuino ad essere terreno privilegiato per giochi criminali sul nostro territorio.

COMUNICATO STAMPA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA - COORDINAMENTO PROVINCIA BRINDISI