Mesagne, 09/02/2011
Opposizioni: "respingiamo al mittente le lezioni di moralità"
Ci corre l’obbligo sottolineare, per fugare ogni dubbio circa le notizie apparse sugli organi di stampa e sulle reti televisive locali, che la nostra visita al sottosegretario Mantovano, di lunedì 7 febbraio u.s., oltre ad essere stata l’occasione gradita di partecipazione a un evento importante dal titolo “Curare la legalità”, ha avuto come scopo quello di fare il punto della situazione sulle vicende politico amministrative che hanno interessato Mesagne dall'inizio della consigliatura Scoditti. Non è stato affrontato invece il tema di nota attualità, per il quale, si attendono sviluppi da parte delle autorità inquirenti.
Esprimiamo amarezza e disappunto in ordine alle affermazioni rilasciate in questi giorni dalla maggioranza di centrosinistra alla stampa locale per rispondere ai presunti attacchi delle forze di opposizione ree addirittura di “calpestare l’istituzione consigliare”; dichiarazioni deliranti sintomatiche di una scarsa lucidità, per certi versi comprensibile, che in questi giorni caratterizza i rappresentati della maggioranza. Vogliamo sottolineare la reiterata confusione che i rappresentanti del governo cittadino fanno quando richiamano vicende nazionali che nulla hanno a che vedere con le vicende locali; un maldestro tentativo di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica altrove, quasi a voler applicare una famosa teoria dei processi politici internazionali denominata “teoria dell’insicurezza”.
Respingiamo al mittente le lezioni di moralità, specie quando gli “ipocriti predicatori” hanno anch’essi i loro scheletri nell’armadio - tanto per citare qualche esempio vedi caso Frisullo e Tedesco . Ognuno è responsabile delle proprie azioni e chi sbaglia è giusto che si assuma le proprie responsabilità.
Indiscutibile è poi l’alto rispetto che questa opposizione nutre nei confronti delle Istituzioni; prova ne sia il comportamento di sicura responsabilità tenuto all’indomani delle notizie apparse sulla stampa sul presunto coinvolgimento di un consigliere comunale in ambienti mafiosi. Lo stesso giorno - 1° Febbraio – in cui noi invitavamo alla prudenza, proprio il Sindaco Scoditti consumava due atti politici che dimostravano ancora una volta di non essere in grado di assolvere degnamente al proprio ruolo e di non saper rappresentare tutta la città: incontrava il Prefetto, trascurando che vi fosse una minoranza, in consiglio comunale, degnamente rappresentata da autorevoli componenti del neo osservatorio sulla legalità già designati ( Incalza e Magrì); rilasciava dichiarazioni che a dir poco facevano rabbrividire “…Ho vinto le elezioni con uno scarto di voti talmente alto che qualche centinaio di voti ascritti a qualche consigliere indicato dal collaboratore non avrebbero cambiato l’esito del risultato finale…”.
Nessun patto d’onore, vogliamo ricordare al consigliere Molfetta, si può stringere con chi fa affermazioni del genere fin quando, e sarebbe auspicabile, il Sindaco proceda ad una ritrattazione pubblica di dichiarazioni assai prive di responsabilità.
Continuiamo a credere e a sostenere ciò che già in tante altre occasioni abbiamo avuto modo di rilevare e cioè che vi è da parte di questa amministrazione assoluta incoerenza fra ciò che in linea di principio si dichiara e gli atti concretamente posti in essere. Sull’assenza di trasparenza e sul buon andamento della pubblica amministrazione questa opposizione, continuerà a vigilare, segnalando eventuali storture ed inefficienze e continuando ad informare i cittadini sulle proprie iniziative tese a salvaguardare gli interessi e i bisogni di tutta la cittadinanza.
COMUNICATO CONGIUNTO A FIRMA DEI SEGRETARI CITTADINI DI PDL, MI, DC, PPT
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