Brindisi, 12/02/2011

Convenzioni, Tarantino (PD): "stupisce la posizione di Mennitti"

Dopo il Consiglio provinciale di giovedì scorso che ha affrontato il tema delle convenzioni con Enel abbiamo assistito a sortite e dichiarazioni in merito all’argomento che a mio avviso vanno approfondite. In particolar modo stupiscono le posizioni assunte dal Sindaco Mennitti.
In primo luogo, giusto per la cronaca, è bene ricordare che il suddetto consiglio provinciale si è svolto su richiesta del PDL (il partito di Mennitti) e non per una volontà di “accelerare” da parte della maggioranza. E allora qui emerge un primo dato politico, che va sottolineato, qual è la posizione del PDL su questa materia? Esiste? E’ strano che questo partito chieda la convocazione del Consiglio Provinciale per discutere delle convenzioni e contemporaneamente un suo esponente, appunto il sindaco, dice che quella in sostanza è stata una discussione inutile ed infatti non convoca il Consiglio comunale.
Ma l’assenza più totale di una qualsiasi idea da parte del PDL sull’argomento è emersa proprio nel consiglio provinciale dove non c’è traccia di alcuna proposta avanzata da quel partito.
Ci terrei a sottolineare che questo è un problema per le istituzioni e per il territorio, è infatti complicato immaginare di aprire un confronto serio, approfondito su uno dei temi più importanti e sensibili della nostra provincia se il Partito che esprime il sindaco di Brindisi ed importanti rappresentanti istituzionali ad ogni livello non avanza una proposta.
Non a caso è stata la maggioranza che governa la provincia che si è assunta la responsabilità di evitare che quel consiglio provinciale si trasformasse in una “passerella” priva di contenuti.
Ritengo che l’ordine del giorno approvato in Consiglio Provinciale per i contenuti e le proposte avanzate rappresenti per questo territorio un importante contributo alla discussione. L’aver sancito che le convenzioni con Enel rappresentano solo una parte di una discussione complessiva sul polo energetico brindisino e che il miglioramento delle condizioni ambientali del nostro territorio ci potranno essere solo se le istituzioni hanno la forza e il coraggio di imporre determinate condizioni a tutte le società di produzione elettrica presenti è un elemento fondamentale.
A tal proposito è sancito in quell’ordine del giorno che Edipower non può più continuare a produrre bruciando a carbone e che la provincia si spingerà fino a chiederne la chiusura nei tempi tecnici per garantire i lavoratori e le imprese. Che ne pensa il sindaco Mennitti? Che ne pensa il PDL?
Si è sancito che la discussione sulla chiusura del ciclo dei rifiuti debba essere staccata dalla discussione sulle convenzioni e che pertanto non è possibile immaginare di bruciare CDR nella centrale Federico II. Che ne pensa Mennitti? Che ne pensa il PDL?
Si è richiesto il molo dedicato alla movimentazione del carbone a spese dell’Enel, e il no alla darsena energetica a Cerano. Che ne pensa Mennitti? Che ne pensa il PDL?
E poi la partecipazione e il coinvolgimento dei comuni della zona SUD della provincia, l’indicazione della quantità di carbone e non di CO2, insomma questioni che meriterebbero una risposta ed un confronto anche e soprattutto da parte del Sindaco di Brindisi.
Noto invece che anziché confrontarsi su queste questioni prova a tirare la palla in calcio d’angolo, aggrappandosi alla famosa AIA.
Su questo preme fare alcune specificazioni.
Il comune di Brindisi insieme agli altri enti è da 4 anni che partecipa all’istruttoria per la definizione delle condizioni di esercizio della centrale Enel, e che nella riunione dello scorso 3 febbraio tale gruppo ha concluso la fase istruttoria stabilendo in linea di massima le emissioni massiche che (basta leggere le carte) sono quelle che il comitato tecnico stabilì nel 2005 in relazione agli obiettivi previsti nelle convenzioni del 1996.
I dati ci dicono in modo chiaro che il protocollo d’intesa va oltre tale risultato, stabilendo per le emissioni massiche limiti nettamente migliorativi per il territorio.
D’altronde non poteva essere altrimenti, è infatti risaputo che le leggi che regolano l’AIA sono molto vantaggiose per le società elettriche, e va inoltre ricordato che l’AIA non si occupa ne di riduzione del carbone bruciato, ne di CO2 emessa.
Pertanto quali elementi ha il Sindaco Mennitti per lasciare intendere che i limiti presenti nell’AIA in merito agli impatti ambientali della centrale Enel sarebbero migliorativi rispetto a quelli presenti nella bozza di protocollo d’intesa? tra l’altro non risultano in tal senso proposte avanzate dal comune.
Trovo inoltre fondamentalmente sbagliato il ragionamento che fa Mennitti che in sostanza dice l’AIA si occuperà dei limiti relativo all’impatto ambientale, noi con Enel ci occuperemo di altro. E’ profondamente sbagliato.
La convenzione, in quanto accordo volontario, è lo strumento migliore che hanno le istituzioni locali per ottenere le migliori ricadute per il territorio, e quando si dice prima l’AIA, poi le convenzioni, è un errore di fondo, perché penso che sarebbero state molto più forti le istituzioni locali che in sede AIA si fossero presentate con un protocollo d’intesa definito.
Temi così importanti per il futuro della nostra comunità pretendono il coraggio delle proposte e delle idee, la responsabilità di chi governa e di chi amministra, la trasparenza e il confronto pubblico, l’arroccamento e l’insofferenza non sono consentiti.

COMUNICATO STAMPA CORRADO TARANTINO - SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO