Brindisi, 23/02/2011

Rischio incidente rilevante: interrogazione di Di Donna

L'importante e delicata tematica sottesa al "Rischio di Incidente Rilevante" è al centro di una interrogazione inviata al Sindaco di Brindisi da Nicola Di Donna, Capogruppo de “La Destra” al Consiglio Comunale di Brindisi.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:

premesso che:
- con riferimento al decreto del 9 maggio 2001 “Requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante” il Comune, quale autorità competente per la pianificazione territoriale, in sede di valutazione della compatibilità territoriale ove sono presenti attività industriali a rischio di incidente rilevante, deve predisporre un elaborato tecnico meglio definito “Rischio di Incidenti Rilevanti” (RIR);
- con Determina Dirigenziale del settore Ecologia, n. 209 del 27 novembre 2002, è stata affidata la redazione dell’Elaborato Tecnico (RIR), mediante forma di convenzione, alla ASL BR;
- in data 20 marzo 2003 l’ASL BR ha consegnato il documento RIR al Comune di Brindisi;
- in data 22 settembre 2003 una apposita Conferenza di Servizi (Assessorato all’Urbanistica, Assessorato all’Ecologia, Consorzio SISRI, Autorità Portuale) prendeva atto dell’elaborato RIR, producendo alcune prescrizioni che, successivamente, risultano integrate dalla ASL BR secondo quanto richiesto dalla Conferenza di Servizi;
- il Comune di Brindisi decideva di richiedere approvazione del documento RIR al Comitato Tecnico Regionale (CTR) e soprattutto l’approvazione da parte del CTR dell’analisi di sicurezza del petrolchimico nonché il Piano di Sicurezza Portuale;
- va osservato che l’emissione del RIR, come da decreto citato in premessa, viene elaborato sulla base dei seguenti elementi:
a) le informazioni del gestore dello stabilimento, quale unico responsabile della determinazione delle aree di danno che possono comportare dei potenziali impatti sul territorio;
b) gli eventuali pareri dell’autorità competente ai sensi dell’art. 21 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334 e successive modifiche (Comitato Tecnico Regionale);
c) eventuali indicazioni contenute o derivanti dai piani di emergenza esterna di cui all’art.20 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n.334.
- sembrerebbe che non sussista l’obbligo di acquisire pareri preventivi da altre amministrazioni e non è previsto collegamento alcuno con il Piano di Sicurezza Portuale, anzi, una attenta lettura del decreto porta a valorizzare il ruolo centrale che l’Amministrazione Comunale ha nella redazione del RIR, utilizzando tutte le informazioni disponibili sul territorio in maniera dinamica diventando il fulcro propositivo di tale azione pianificatoria, concetto così ribadito nel decreto “…le amministrazioni comunali, sia tramite l’applicazione del dpr 20 ottobre 1998, n.447, sia attraverso le competenze istituzionali di governo del territorio, derivanti dalla legge urbanistica e dalle leggi regionali, devono adottare gli opportuni adeguamenti ai propri strumenti urbanistici, in un processo di verifica interattiva e continua, generato dalla variazione del rapporto tra attività produttiva a rischio e le modificazioni della struttura insediativa del comune stesso…”;
- a conferma di quanto sopra esposto, il Comitato Tecnico Regionale (CTR), allo stato attuale, si esprime su nuovi insediamenti produttivi nella zona industriale di Brindisi, quando l’Amministrazione Comunale lo richiede (perché il RIR non risulta approvato dal consiglio comunale) utilizzando le informazioni dei gestori degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante e le relative aree di danno, senza alcun collegamento col Piano di Sicurezza Portuale;
- in data 1 febbraio 2007, dopo ben quattro anni, una ulteriore Conferenza dei Servizi prendeva atto del parere del Comitato Tecnico Regionale sul RIR nonché dell’approvazione da parte dello stesso Comitato Tecnico Regionale del rapporto di sicurezza dello stabilimento petrolchimico su cui si basano le ipotesi incidentali del RIR elaborato dalla ASL BR e chiedeva alla stessa ASL BR di recepire nel documento RIR il piano di emergenza esterno predisposto dalla Prefettura di Brindisi. In data 14 gennaio 2008 l’ASL BR ottemperava alla richiesta;

Tutto ciò premesso, si chiede di conoscere:
a) per quale motivo non si procede all’approvazione da parte del Consiglio Comunale del documento RIR (Rischi Incidenti Rilevanti) che, a parere dell’interrogante, sarebbe stato utile anche per il conferimento dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) a diverse aziende presenti sul nostro territorio che ne hanno fatto richiesta;
b) quale è la fonte e se sono attendibili i dati contenuti nel documento di scoping del PUG circa l’analisi sulla disastrosa situazione dell’inquinamento e delle industrie a rischio di incidente, atteso che non risulta all’interrogante l’esistenza di un documento ufficiale (RIR) approvato dall’Amministrazione;
c) se non ritenga opportuno e urgente, attraverso l’approvazione del RIR (Rischio di Incidenti Rilevanti), rassicurare i cittadini sulla presenza di tutti gli impianti che possono causare eventi di grande entità (emissioni in atmosfera, incendi, esplosioni) dovuti a sviluppi incontrollati, che possono dar luogo a pericolo grave, immediato o differito nel tempo, per la salute umana e per l’ambiente sia all’interno che all’esterno delle industrie, individuando e rendendo note le vie di fuga previste.

Brindisi, 23 febbraio 2011
Nicola DIDONNA
(Capogruppo de “La Destra” al Consiglio Comunale)