Brindisi, 18/03/2011

Mamadł: "sede in condizioni indecenti e la provincia non interviene"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota dell'Associazione Mamadł

Parafrasando una vecchia canzone per bambini verrebbe da dire "c'era una sede molto carina".
Stiamo parlando della sede della nostra associazione di volontariato, Mamadł, in via Primo Longobardo a Brindisi.
Alle gią poco chiare vicende legate al rinnovo del contratto di comodato d'uso gratuito da parte dell'ente Provincia proprietaria dell'intero immobile, si aggiungono anche i danni provocati dall'intesamento della colonna montante della fogna dello stabile che ha causato l'allagamento (di acqua di fogna) dei locali che ospitano la nostra associazione ed ha seriamente compromesso le pareti interne ed esterne dello stabile.
Una situazione incresciosa che si protrae da quasi una settimana e nonostante i continui solleciti all'ufficio tecnico della Provincia ancora non trova soluzione.
I danni materiali alle nostre suppellettili nonchč alla merce in esposizione nei nostri locali (che stiamo quantificando e formalizzeremo alla Provincia per il relativo risarcimento) sono il gravissimo apice di un disagio che non permette il regolare svolgimento della vita associativa. Ci preme ricordare che nel mese di Ottobre 2010 noi "volontari dell'Associazione" ci siamo autotassati per ristrutturare i locali dell'associazione, poichč pur avendo fatto richiesta all'ente Provincia, non vi č stato alcun seguito...
Gravissime anche le condizioni igienico-sanitarie in cui sono costretti a vivere i condomini dello stabile, praticamente impossibilitati ad utilizzare i servizi igienici delle loro abitazioni e impegnati quotidianamente a ripulire le case dai liquami.
Questo quadro poco confortante ha come cornice la vicende del rinnovo del contratto di comodato d'uso gratuito della stessa sede da parte della Provincia. Il continuo balletto delle responsabilitą tra assessori competenti e responsabili di uffici tecnici, tra avvisi ufficiosi di sfratto e promesse di prolungamento del contratto rappresentano le tappe di una vicenda che se non fosse tragica per quanto detto fino ad ora, sarebbe davvero comica.
A cosa servono, ci chiediamo, i protocolli d'intesa stipulati con le organizzazioni di volontariato dinnanzi alla quasi totale insensibilitą degli attuali amministratori, che sono gli stessi che hanno rinunciato alla possibilitą di far nascere a Brindisi una “cittadella del welfare”, che negli intendimenti di chi l'aveva pensata ed aveva ottenuto i finanziamenti, era destinata ad essere la casa delle associazioni di volontariato.

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE MAMADU'