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Brindisi, 07/04/2011
Anpi sul divieto di manifestazione nei pressi dei centri che ospitano migranti
Il comitato provinciale dell’ANPI di Brindisi condanna fermamente come violazione dei diritti costituzionali i divieti di manifestazione dinanzi alle strutture che ospitano i migranti nelle province di Brindisi e Taranto , che in questi giorni si sono susseguiti a raffica a firma del Ministro Maroni e dei prefetti dei territori su citati.
E’ avvenuto domenica 3 aprile per la manifestazione indetta da associazioni antirazziste dinanzi al CIE di Restinco( Brindisi) , nonostante un precedente permesso rilasciato dalla Questura, ed ora il divieto firmato il 5 aprile dal prefetto di Taranto per la tendopoli di Manduria-Oria e immediatamente applicato nei confronti di un presidio della CGIL nella stessa giornata.
Tali decisioni confermano quanto da noi ritenuto sulla anomalia sostanziale , giuridica e in contrasto ai diritti universali della persona, relativa ai campi-tendopoli stile Manduria, ovvero dei “non luoghi” che ospitano delle “non persone” , classificate solo con dei numeri: quelli dell’ingresso al campo -molo della vergogna di Lampedusa e che vengono rappresentate all’opinione pubblica come avanguardie di una incombente invasione dalle dimensioni inimmaginabili, foriera di minacce alla sicurezza dei cittadini italiani.
Ricordiamo a tutti che, non molto tempo fa, altri uomini e donne , furono costretti ad dover subire l’umiliazione del divenire “non persone” , ma numeri e costretti a languire e soffrire in altri campi-lager , altri “non luoghi” dove diritto e senso dell’umanità furono aboliti.
L’ANPI di Brindisi , che in questi giorni festeggia la vittoria contro il Nazifascismo e la sconfitta di ogni idea di discriminazione razziale, esprime la disapprovazione su come è stata gestita sino ad ora la cosiddetta emergenza migratoria del Nord-Africa e lancia l’allarme a tutte le forze politiche e sociali sul pericolo insito nell’accettare, rimanendo in silenzio, i divieti imposti dal Ministero dell’Interno sul manifestare nei pressi delle strutture che ospitano i migranti .
Se questa misura risultasse estesa a tutto il territorio nazionale corrisponderebbe ad una misura eccezionale di polizia, che vede colpiti i cittadini italiani semplicemente perché desiderosi di manifestare solidarietà nei confronti di esseri umani, che fuggono da guerre, carestie, gravi crisi economiche, ecc e gli stessi migranti a cui viene privato il diritto di ricevere da altri esseri umani, di una nazione che li accoglie, un gesto di affetto e di fiducia, il primo passo per stabilire un rapporto che veda gli uni e gli altri costruire insieme un futuro sereno.
Il comitato provinciale di Brindisi dell’ANPI chiede che l’intera struttura nazionale dell’Associazione e tutti i suoi Comitati Provinciali si esprimano in tal senso affinché tali misure vengano abolite e sia ripristinato il diritto costituzionale di esprimere la propria opinione su tutto il territorio nazionale e che siano smantellate le tendopoli-lager per far posto a strutture di vera accoglienza.
COMUNICATO STAMPA ANPI - COMITATO PROVINCIALE DI BRINDISI
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