Brindisi, 14/04/2011
Sky cancella promozione: risarcito associato ConfConsumatori
Dopo l’importante sentenza che ha dichiarato l’abusività e, quindi, la nullità della clausola che prevedono una penale di importo eccessivo a carico degli utenti di Sky, qualora la smart card sia dagli stessi utilizzata al di fuori del circuito domestico, la Confconsumatori ha ottenuto un’altra importante vittoria nei confronti della stessa società.
Questi i fatti: l’associato della Confconsumatori aveva stipulato un contratto con Sky nel 2006 avente ad oggetto il pacchetto “Primo Sky + Cinema Sky” e concordando quale modalità di pagamento l’addebito diretto delle fatture mensili su carta di credito.
Per tale scelta di pagamento il contratto sottoscritto prevedeva uno sconto di € 2,00 su ogni fattura mensile a condizione che il pagamento attraverso addebito su carta di credito durasse almeno un anno.
Nel 2008, due anni dopo, quindi, la stipula del contratto, l’utente ha chiesto di poter sostituire il pacchetto originario con altro più costoso (unica condizione per cui Sky consente il cambio di pacchetto) denominato “Primo Sky – Sky Calcio” ed in quell’occasione, senza motivo e giustificazione alcuna, la società di telecomunicazioni non ha più applicato lo sconto pattuito sulle fatture pur essendo rimaste invariate le modalità di pagamento.
Tutti i tentativi dell’utente volti a definire bonariamente la vicenda sono, però, risultati vani e nel 2010 l’utente, associato della Confconsumatori, ha deciso di promuovere una azione legale al fine di ottenere il ripristino dello sconto contrattualmente pattuito e la restituzione delle somme illegittimamente pagate alla società di telecomunicazione.
La caparbietà del consumatore è stata premiata. L’utente, infatti, ha ottenuto una sentenza con la quale è stato ordinato a Sky di ripristinare lo sconto di € 2,00, contrattualmente previsto, sulle fatture mensili arbitrariamente ed illegittimamente sospeso e di restituire le somme indebitamente percepite a decorrere dalla sospensione di quanto pattuito.
"Questa vicenda - commenta l’avv. Emilio Graziuso, componente del direttivo nazionale della Confconsumatori, - è emblematica in quanto dimostra che la tenacia e la caparbietà dei consumatori è l’unico modo per sanzionare abusi e scorrettezze commerciali da parte di società, quale nel nostro caso Sky, le quali, spesso approfittano della circostanza che per piccole somme molti utenti demordono dal far valere i propri diritti".
Chiunque avesse una problematica simile può, quindi, rivolgersi alla Confconsumatori (347/0628721) per conoscere i propri diritti e come farli valere.
COMUNICATO STAMPA CONFCONSUMATORI BRINDISI - DALLA PARTE DEL CONSUMATORE |