Brindisi, 20/04/2011
Sequestro Sfir, Argese: "la politica deve chiedere il rispetto delle regole"
Nel 2008 fu siglato un protocollo d'intesa che impegnava da un lato la
Provincia ad attivare ed espletare con la più rapida sollecitudine la procedura
per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale ed a prestare il
massimo supporto al procedimento di competenza del Comune di Brindisi per il
permesso di costruzione dell'impianto di raffinazione, e dall'altro la Sfir alla
salvaguardia e creazione di posti di lavoro e al miglioramento,"addirittura",
del progetto presentato per la VIA.
La Provincia mantenne gli impegni mentre la
Sfir, sotto il ricatto del paventato rischio della perdita occupazionale, ha
fatto l'esatto contrario.
E' bastato accontentare qualche politicastro con alcuni posti di lavoroper gli
"amici" per far chinare il capo difronte ad imprenditori arroganti che non
hanno rispettato la comunità brindisina e hanno disatteso gli impegni presi.
E'
molto grave la notizia del sequestro preventivo,per smaltimento illecito di
rifiuti,di un area ricadente nel perimetro dello stabilimento Sfir.
Porteremo
con urgenza la questione all'attenzione del Consiglio Provinciale affinchè il
problema venga affrontato seriamente e la Provincia si faccia promotrice di un
chiarimento e, se necessario, chieda alle autorità competenti di intervenire,
approfondendo ancor più,per salvaguardare il già martoriato territorio
brindisino da ulteriori rischi ambientali.
Bisogna, certo, agevolare lo sviluppo
di attività imprenditoriali nel nostro territorio ma la classe politica deve
chiedere alle imprese, soprattutto quelle operanti in particolari settori
rischiosi per l'ambiente, il rispetto delle regole, altrimenti una classe
politica che si svende a chiunque non curandosi della salute e dei legittimi
interessi dei cittadini è immorale.
COMUNICATO STAMPA CIRO ARGESE - DIRIGENTE PROVINCIALE UDC
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