Brindisi, 19/05/2011
Rifiuti, Valentino (DeR): "Brindisi ad un passo dal collasso"
Il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani sta dominando sempre di più la scena politica locale e sempre di più lo farà nei prossimi mesi. Infatti entro fine anno la discarica in contrada Autigno, l’unica che serve tutti i comuni della provincia, dovrebbe essere satura ed anche a Brindisi come a Napoli non sapremo più dove andare a depositare l’immondizia.
Il popolo della sinistra, se vuole porre in maniera credibile la sua candidatura a governare la città, non può limitarsi a dire no a tutto e a tutti ma deve presentare una sua proposta razionale e condivisibile. A nostro giudizio quattro sono le direttive lungo le quali lavorare:
1) Individuare immediatamente, di concerto con gli altri comuni della provincia, una nuova sede dove convogliare i rifiuti solidi urbani da utilizzare almeno per i prossimi 3 anni. Questo per favorire da un lato il consolidamento nella cittadinanza dell’abitudine mentale alla raccolta differenziata (che non si può imporre d’imperìo ed essere recepita immediatamente) dall’altro per consentire ai prossimi amministratori una gestione ragionata del problema senza dover agire da subito in una situazione di emergenza;
2) Stimolare progressivamente la raccolta differenziata più che con campagne punitive con incentivi economici. Se si concedessero per esempio sconti ai nuclei familiari che effettuano la raccolta differenziata sicuramente le motivazioni aggiuntive per mobilitarsi in tal senso non mancherebbero. Il comune dovrebbe fornire ad ogni nucleo familiare una tessera magnetica detta “Ecocard” (simile alle “tessera fedeltà” rilasciate dagli Ipermercati). L’utente che porterà personalmente i rifiuti (che ha provveduto preliminarmente a differenziare) presso delle apposite “Isole ecologiche” vedrà gli stessi pesati ed il dato registrato sull’Ecocard e si vedrà scalare progressivamente dalla TARSU (=tassa rifiuti solidi urbani) una percentuale che può giungere fino al 50%. Non si tratta come potrebbe sembrare a prima vista di un’utopia o di un’idea irrealizzabile. Qualcosa di simile accade già in molti comuni d’Italia quali Pisa, Ravenna, Lugo di Romagna, Maranello, Faenza ecc.
3) Attivazione dell’impianto di biostabilizzazione dei rifiuti e di produzione del CDR di contrada Pandi fermo dal 2004 e mai entrato in funzione. Questo avrebbe diversi vantaggi : a) consentirebbe di ridurre il volume complessivo dei rifiuti indifferenziati da smaltire in quanto tale impianto separando la parte umida da quella secca (trasformando quest’ultima in “eco balle”) ne consentirebbe un più facile stoccaggio. b) eviterebbe la restituzione alla Comunità europea dei circa 12 milioni di euro serviti per la realizzazione di un’opera al momento inutile; c) eviterebbe l’infruttuoso reiterarsi di costi di manutenzione mensili di circa 30.000 euro (con costi globali per la collettività giunti fin’ora dal 2005 ad oltre 2 milioni di euro). Per quanto attiene a dove smaltire il CDR prodotto, esclusa a priori l’opzione della centrale di Cerano la cui tecnologia risale al 1984, una possibile alternativa potrebbe essere quella di concordare con i nostri dirimpettai il momentaneo invio di tale “combustibile derivato” presso il termovalorizzatore di Kashar vicino a Durazzo, la cui tecnologia risalente al 2004 è analoga a quella del termovalorizzatore di Vienna che sorge in pieno centro cittadino.
4) Attivazione di un sistema di smaltimento con torcia al plasma che per le altissime temperature raggiunte (oltre 5000 C°) garantirebbe lo smaltimento dei rifiuti senza emissione di quei gas tossici (diossine, furani e SVOCs), di scorie e ceneri contenenti metalli pesanti prodotti in varia misura dai termovalorizzatori. Il CDR di qualità che da noi dovrà essere prodotto col perfezionamento della raccolta differenziata spinta potrebbe pertanto essere bruciato senza indurre danni all’ambiente. Lo svantaggio sarebbe soprattutto negli alti costi di costruzione dell’impianto da condividere comunque con tutti i comuni della provincia e da distribuire nel corso degli anni.
Probabilmente più di qualcuno manifesterà perplessità e scetticismo per queste idee e cavillerà negativamente ma senza formulare nessuna proposta alternativa continueremo a lasciare le cose come stanno facendo colmare sempre più le discariche di rifiuti ed avvicinando anche da noi lo spettro dei cumuli d’immondizia bruciati nelle strade come accade tristemente a Napoli.
COMUNICATO STAMPA SALVATORE VALENTINO - CAPOGRUPPO DEMOCRATICI E REPUBBLICANI AL CONSIGLIO COMUNALE DI BRINDISI
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