Brindisi, 27/05/2011

Valentino (DeR): "nomina Haralambides esempio di inconcludenza"

Come nei classici della letteratura ellenica la lenta tessitura della tela che sta per portare, Hercules Haralambides alla presidenza dell’autorità portuale di Brindisi fa un passo avanti e due indietro.
Questo perché è evidente anche al più sprovveduto che sussistono problemi di carattere giuridico di non secondaria importanza che rendono tale nomina “ai limiti del regolamento concorsuale” se non addirittura oltre.
Nulla da eccepire sull’encomiabile curriculum del professore greco. Tanto da eccepire invece sulla metodologia applicata che sembrerebbe rientrare invece in quell’ottica spartitoria da “prima repubblica” da tutti denigrata ma che ancora più virulenta sopravvive ai nostri giorni.
Ne è la prova tangibile l’attacco del PDL e dell’UDC alla nomina di Francesco Mariani alla presidenza dell’Autority di Bari che scontenta evidentemente gli appetiti di quella parte politica.
Questa confusa vicenda brindisina fa seguito a precedenti analoghi in cui l’approssimazione ha prevalso sul raziocinio.
Vogliamo ricordare per tutti il caso delle nomine dei rappresentanti comunali nel consorzio A.S.I. dove, dopo cruente lotte in entrambi gli schieramenti, ci si ricordò solo alla fine che il nuovo regolamento prevedeva un unico rappresentante anziché tre. E che dire della doppia mozione di sfiducia a Pennetta? Confusione allo stato puro!
Per restare in tema “marinaresco” la frenetica agitazione di queste vicende ci ricorda quanto accadeva nella marina borbonica durante le visite del distratto re delle due Sicilie. Avvisati dell’arrivo del monarca al grido di “facimmo ammuina” i marinai si davano un gan da fare salendo dalla stiva in coperta, scalando in fretta le scalette di corda, lucidando i cannoni e spostandosi velocemente dalla prua alla poppa e viceversa dando la sensazione di una frenetica attività che lusingava il re ma che era di fatto inconcludente.
Ecco la politica brindisina ci sembra in preda a quel “facimmo ammuina” di borbonica memoria. Tanto apparente ma inconcludente movimento mentre la città rimane ferma ad attendere il risultato di giochi di potere dei quali non capisce il senso.

COMUNICATO STAMPA SALVATORE VALENTINO - CONSIGLIERE COMUNALE DEI “DEMOCRATICI E REPUBBLICANI”