Mesagne, 10/06/2011
Il primo bilancio della Giunta Scoditti
Il Consiglio comunale del 7 giugno, col voto favorevole dei consiglieri di centro-sinistra presenti, ha approvato il Consuntivo 2010. Il rendiconto cioè delle attività amministrative dell’anno passato attribuibili per 4 mesi alla gestione del Commissario Prefettizio e per 8 mesi alla neo insediata Giunta Scoditti. Un bilancio costruito durante la gestione commissariale e per tre volte modellato alle esigenze politiche della nuova maggioranza di governo con ben tre variazioni di bilancio. Rendendo così possibile un primo, anche se parziale, giudizio sull’operato della stessa Amministrazione.
Il Rendiconto 2010 si è chiuso con un avanzo di 748.141,00 euro che si colloca in netta controtendenza con i cospicui avanzi degli ultimi 4 anni che erano stati praticamente il doppio. Un avanzo così contenuto è chiaramente indice di un utilizzo maggiore di risorse durante l’anno di riferimento perché testimonia la capacità di far corrispondere progetti alla disponibilità di risorse che man mano il complicato meccanismo del “patto di stabilità” rende fruibili.
In altre parole il “patto di stabilità” è una specie di rubinetto che si apre e si chiude secondo diabolici calcoli che costringono l’amministratore a farsi trovare sempre pronto quando questi si aprono. E ciò è accaduto nel 2010 con una maggiore capacità di spesa. Ma, quasi a contraltare di questa innegabile capacità positiva di spendere per rispondere alle diverse esigenze della città, l’altro dato ambivalente che merita una sottolineatura: il fondo cassa del Comune di Mesagne alla fine del 2010 è cresciuto fino a 5.044.274 euro, oltre cinque milioni di euro che sono il nostro “tesoretto”! Un dato che forse permette meglio di capire quanto il nostro Comune abbia un bilancio sano ma anche tante risorse che il sopracitato meccanismo di stabilità non consente di spendere. Anzi costringendo ogni anno i comuni, ovviamente quelli col bilancio sano come il nostro, a risparmi forzati quando tante altre cose si potrebbero fare e si è costretti – dalla normativa naturalmente – a rinunciarvi. Pensiamo a quante ulteriore risorse si potrebbero destinare allo sviluppo economico, alla tutela del territorio, alla socialità, alla cultura ed alle attività sportive. Ma le politiche finanziarie del Governo “costringono” a tenere ferme disponibilità finanziarie reali che potrebbero invece contrastare la crisi economica attuale.
Nonostante questo i parametri del bilancio del comune di Mesagne confermano la capacità di affrontare la difficile congiuntura migliorando la propria autonomia finanziaria (dal 59% al 63%) mantenendo ferma la pressione tributaria (332 euro) cioè senza gravare sulle tasche dei cittadini, mantenendo i livelli dei servizi essenziali alla persona e di sostegno alle fasce più deboli. Così come importante è stata la capacità di investimento nonostante le limitazioni all’indebitamento e la difficoltà ad intercettare finanziamenti: infatti nel 2010 sono stati rendicontati interventi in conto capitale per oltre 4 milioni di euro.
Per tutte queste ragioni ci sembra di poter essere soddisfatti del lavoro svolto così come emerge dalla carte contabili. Il giudizio poi spetta alla città e al confronto tra le forze politiche e spiace che quelle di opposizione hanno deciso di far mancare il prezioso confronto-scontro sulle questioni concrete non partecipando alla seduta di Consiglio che discuteva di Bilancio.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MESAGNE - ASSESSORATO AL BILANCIO
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