Bari, 14/07/2011

Emissioni CO2: parere di legittimità sulle norme sanzionatorie

Sarà affidata all’Ufficio legislativo del Consiglio regionale per un parere di legittimità costituzionale sulle norme sanzionatorie previste dall’articolato, la proposta di legge a firma dei consiglieri Losappio, Matarrelli, Cervellera, Lonigro, Pastore, Pellegrino, Sannicandro e Ventricelli, che impone limiti alle emissioni in atmosfera delle centrali di produzione di energia. La norma, nello specifico, riguarda la centrale a carbone di Brindisi.
La verifica di legittimità è stata avanzata, in sede referente, in V Commissione da uno dei sottoscrittori della proposta di legge, il capogruppo di SEL, Michele Losappio. La norma prevede sanzioni amministrative oscillanti tra i 20 ed i 25 euro per ciascuna tonnellata di biossido di carbonio immessa nell’atmosfera ed oltre i limiti consentiti dalla legge che fa proprio il raggiungimento degli obiettivi nel PEAR.
Il piano, relativamente al polo di Brindisi prevede in un arco temporale di 10 anni, la riduzione del 25% delle emissioni di C02. Permanendo l’immissione nell’atmosfera dei quantitativi attuali di biossido di carbonio, il gestore della centrale di Brindisi incorrerebbe in una sanzione pecuniaria di circa 30 milioni di euro.
Di qui la necessità di verificare la legittimità costituzionale della norma prevista e di avviare anche un percorso maggiormente condiviso, mediante audizioni e confronti con le parti sociali ed imprenditoriali, come ha assicurato il presidente della V Commissione, Donato Pentassuglia.
Tale percorso è stato condiviso anche dall’opposizione che con Rocco Palese (Pdl) ha chiesto il vincolo degli eventuali proventi, mentre Giovanni Epifani (PD), in considerazione degli interessi in campo, ha invitato alla prudenza ed all’attenta verifica dei parametri necessari a raggiungere gli obiettivi contenuti nella legge. Da Euprepio Curto (Udc) e Giovanni Brigante (Puglia per Vendola), l’invito a individuare tutti i soggetti produttori di inquinamento sul territorio brindisino.

COMUNICATO SERVIZIO STAMPA REGIONE PUGLIA