Brindisi, 20/07/2011
Venerdì 22 Ellioth Murphy in concerto in Piazza Vittoria
L’estate brindisina incontra e rende omaggio ad Elliott Murphy un cantautore americano nato nel 1949 a New York che all’esordio fu salutato come uno degli eredi di Bob Dylan. Un musicista storico, che da oltre trent’anni anni segna e caratterizza la scena rock mondiale, con quel modo forte e diretto di esprimersi, nato mezzo secolo fa con Elvis Presley.
In puro stile rock 'n roll Elliott James Murphy Jr. nasce al Mercy Hospital del Rockville Center di New York nel 1949, da una agiata famiglia che lavora nello show business. La madre Josephine è un attrice mentre il padre Elliott Sr. è un impresario molto noto, il cui poliedrico AQUASHOW ebbe successo per tutti gli anni Cinquanta nel terreno su cui inizialmente aveva trovato posto la Fiera Mondiale di New York del 1939.
Lo straordinario spettacolo veniva rappresentato in un teatro all'aperto stile Art Deco e comprendeva pagliacci che andavano sott'acqua, ballerine che nuotavano, giocolieri e teatranti, con la musica della Dike Ellington Orchestra. Più tardi, Elliott Sr. aprirà lo SKY CLUB in Roosevelt Field, Long Island, non lontano da dove Charles Lindbergh prese il via per il suo storico volo verso l'Europa. Lo SKY CLUB era un ristorante/club privato che ospitava famosi personaggi politici del tempo, come Bobby Kennedy e Nelson Rockefeller.
Ma quel che più impressionava il giovane Elliott erano le serate di ballo, in cui si esibivano le Ronettes, Jay and the Americans e i Seeds. Elliott è cresciuto nei dintorni di Garden City, e ha cominciato a suonare la chitarra a 12 anni. Con la sua band The Rapscallions ha vinto la "Battle of the Bands" dello stato di New York nel 1966. Comincia a scrivere canzoni mentre canta per le strade d'Europa nel 1971 e ritorna a New York dopo un breve periodo passato a San Francisco per ottenere un contratto con la Polydor Records.
Il suo album di debutto AQUASHOW (1973) raccoglie un enorme successo di critica, finendo in molte occasioni sulle liste dei migliori di vari giornali per quell'anno, con articoli su Rolling Stone, Newsweek e New Yorker.
I successivi LOST GENERATION (1975), NIGHT LIGHTS (1976) e JUST A STORY FROM AMERICA (1977) vengono accolti con lo stesso interesse. Ospiti speciali sono Mick Taylor, Billy Joel, Phil Collins.
La sua musica è una sorta di rock poetico post-Dylan, pesantemente influenzato dai newyorkesi Velvet Underground, sostenuto dalla potenza espressiva di Murphy alla chitarra e all'armonica.
Per Elliott quindi tutto cominciò 31 anni fa, con il suo primo disco “Aquashow”. Da quel lontano 1973 sono passati 26 LP e qualche migliaio di concerti: un numero impressionante di tour ha segnato, infatti, la carriera di questo fuoriclasse del rock, perché la vera dimensione di Murphy è quella “live”, tanto da essersi guadagnato presso i colleghi e i giornalisti la fama di “quello che non si ferma mai”, anche adesso che non è più tra i giovanissimi. Murphy nella sua carriera ha collaborato con tutti i più grandi: Bruce Springsteen, Phil Collins, Billy Joel, ha scritto libri, articoli per riviste del settore.
Da tutti, ancora oggi, è considerato uno dei padri di quello spirito di libertà e forza che da sempre caratterizza il rock. E pensare che nei primi anni sessanta vagava con il fratello per le città europee suonando e cantando in metropolitana o per strada, sognando di poter diventare, un giorno, uno che ogni sera può suonare la sua chitarra in un posto nuovo, di fronte a tante persone.
Il concerto, un grande e imperdibile concerto per gli amanti del rock classico, quello che viene dalle ballate di Dylan, dalle melodie dei cantautori newyorkesi, previsto per venerdì 22 luglio 2011 alle ore 21,00 nella centralissima piazza della Vittoria è inserito nella rassegna estiva organizzata dal Comune di Brindisi. Elliott Murphy, voce, chitarra e armonica sarà accompagnato dall’inseparabile chitarrista Olivier Durand, amico storico del musicista americano, da Alan Fatras alla batteria e da Laurent Pardo al basso elettrico. E saranno soprattutto gli ultimi dischi, ad essere i protagonisti dello spettacolo che Murphy porterà a Brindisi anche se è molto probabile che il rocker di Long Island non resista alla tentazione di ripescare qualche classico dal repertorio targato anni settanta e ottanta.
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