Brindisi, 29/07/2011
FP Cgil: Come evitare la morte del Servizio Sanitario Pubblico nella ASL
Il blocco indiscriminato del turn over per medici, infermieri e altro personale sanitario, che viene attuato in particolare nella nostra ASL, da anni alle prese con dotazioni organiche inadeguate, le più povere della Regione Puglia, costringe gli operatori tutti a lavorare al limite delle proprie possibilità, sacrificandosi per coprire i turni e tappare i buchi.
Nonostante ciò si rischia di non poter garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA).
Non solo: ancora non è stato attuato il Piano di Rientro e già si sente parlare di altre chiusure e tagli.
Qual è il disegno che c’è dietro questa sciagurata progettualità?
Forse il Servizio Sanitario pubblico nella nostra provincia è destinato a morire dopo lenta agonia, così come il diritto costituzionale dei cittadini alle cure migliori possibili.
Servono interventi urgenti e questa OS chiede un costruttivo confronto e decisioni su alcuni punti individuati:
1. stato dell’arte del Piano di Rientro; chiusura ospedali e contestuale apertura e potenziamento dei Servizi Territoriali;
2. messa in sicurezza di unità operative ospedaliere con pp.ll. per acuti, rimasti in S.O. sprovvisti di qualsiasi servizio di supporto;
3. ripercussioni sul personale Dirigente e di Comparto interessato dal percorso di stabilizzazione messo in discussione dalle sentenze della Corte Costituzionale e dal Decreto Legge del governo sulla manovra finanziaria;
4. ultimare il processo di internalizzazione dei servizi appaltati a ditte esterne;
5. individuazione delle dotazioni organiche minime delle varie UU.OO., per garantire almeno i livelli assistenziali minimi ed il loro mantenimento, attraverso lo sblocco del turn – over e procedendo alle necessarie deroghe per le assunzioni;
6. verifica delle prestazioni sanitarie erogabili in conseguenza dei provvedimenti regionali e nazionali;
7. organizzare i servizi tenendo conto dei LEA;
8. attenzione ai processi di accreditamento sia di erogatori privati che pubblici;
9. lotta ai processi di mobilità passiva e alle liste d’attesa;
10. lotta ai ricoveri inappropriati;
11. istituire un osservatorio epidemiologico;
12. riqualificare la spesa farmaceutica;
13. organizzare la sanità penitenziaria;
14. elaborare piani di intervento preventivo.
Questi punti vanno visti all’interno di una filosofia di buon governo, che abbia come strategia la riconversione e riqualificazione della spesa e dei servizi. È necessario individuare obiettivi chiari, indicatori di percorso e di esito, indicatori di qualità assistenziale, di spesa, controllo trasparente, anche su fondi disponibili.È evidente che cambiare e iniziare un circuito virtuoso richiede uno sforzo organizzativo sinergico di tutte le componenti interessate alla sanità nel territorio brindisino, procedure di concertazione cui la nostra O.S. non intende sottrarsi ed anzi intende promuovere, anche alla luce della recente manovra finanziaria emanata dal Governo centrale, che taglia indiscriminatamente fondi al S.S.N.
COMUNICATO STAMPA FP CGIL |