Brindisi, 06/08/2011

Discarica a Punta Penne: interrogazione di Albano e Cannalire

Sul litorale nord di Brindisi, in località Punta Penne, tra la Torre di Punta Penne e l’ex Batteria Militare “Crocetta”, si estende una grande discarica abusiva colma di rifiuti, calcinacci, materiale edilizio ed elettrico, mobili, libri, plastica, elettrodomestici, pneumatici e lastre frantumate di eternit.
E’ quanto denunciano i consiglieri comunali Vincenzo Albano (Pd) e Francesco Cannalire (Api) in una interrogazione rivolta al Sindaco di Brindisi, al Presidente del Consiglio Comunale, all’Assessore all’Ambiente, al Comandante dei Vigili Urbani ed alla Procura della Repubblica.
Per i consiglieri di opposizione, che nei giorni scorsi hanno visitato la zona su segnalazione di alcuni concittadini, si è in presenza di “una situazione di estremo degrado… che perdura da diverso tempo e che peggiora continuamente, senza che nessuno ritenga di dover intervenire in maniera efficace, per stroncare le criminose abitudini di chi mostra disprezzo per il nostro, paradossalmente anche per il proprio, territorio, scaricando in zona ogni tipo di rifiuto rendendo tutta l’area tempio dell’inciviltà”.
Continuano Cannalire e Albano: “sono purtroppo cadute nel vuoto le tante sollecitazioni di intervento di molti nostri concittadini , che hanno dovuto fare i conti con una Amministrazione, che ha mostrato scarsa capacità di iniziativa nell’affrontare un tema di così grande rilevanza, che investe la salute pubblica e la salubrità ambientale, ma anche la salvaguardia e la valorizzazione della nostra, già tanto martoriata, costa”.
E’ evidente che una delle carte più importanti per lo sviluppo turistico del territorio è stata giocata male, o forse non è stata giocata affatto, da parte di chi eccelle nell’annuncio di grandi progetti, ma non riesce a vedere e risolvere le tante situazioni di degrado e di disagio, che sono sotto gli occhi di tutti, e che potrebbero contribuire a sfruttare le potenzialità a portata di mano, senza dover fare affidamento alla provvidenza. Come, d’altronde, siamo soliti fare da molto tempo”.
I rappresentanti di Api e Partito Democratico confidano ”che, almeno per una volta, ci venga risparmiato il solito rimbalzo delle responsabilità, perché è urgente intervenire per la presenza di molte lastre di eternit frantumate, che possono disperdersi nell’ambiente e costituire un serio problema per la salute pubblica.
Albano e Cannalire esigono che si lanci “un segnale forte per la difesa dell’ambiente e dell’immagine del nostro litorale, impegnando risorse adeguate in uomini e tecnologie, che ci permettono di controllare costantemente il nostro territorio per impedire che al degrado, si aggiunga ulteriore incuria e regresso”.
L’interrogazione si conclude con l’invito che “considerata anche la stagione estiva e l’affollamento delle litoranea” si intervenga “tempestivamente per bonificare e riqualificare quei luoghi per restituire decoro alla zona, mettendo fine allo spettacolo desolante che penalizza la nostra costa e offende la dignità di ogni cittadino di Brindisi”.

Sulla circostanza segnalata da Albano e Cannalire, attraverso un comunicato stampa il vice sindaco Mauro D’Attis e l’assessore all’Ambiente Cesare Mevoli fanno sapere di voler rispondere, atti amministrativi alla mano.
Lo faranno lunedì 8 agosto, alle ore 11, con una conferenza stampa convocata presso la Sala Giunta di Palazzo Nervegna,