Brindisi, 28/08/2011
Piscine comunali, Albano (Pd): "pacta sunt servanda"
La piscine comunali di S. Elia e Masseriola sono all'oggetto di una interrogazione consigliare presentata da Vincenzo Albano (PD) al Sindaco di Brindisi. Ne pubblichiamo integralmente il testo:
La vicenda della costruzione, gestione e apertura al pubblico delle piscine comunali è costellata da troppi ritardi, causati anche dai ricorsi all’autorità giudiziaria, che hanno impedito ai cittadini e agli sportivi, di poter usufruire per diversi anni delle piscine comunali sia di S. Elia, sia della Masseriola.
Per rimanere nel merito, nei giorni scorsi, facendo riferimento alla piscina di S. Elia, mettevo in evidenza l’ennesimo ritardo che si stava maturando rispetto ai tempi stabiliti nell’atto di transazione del 10 febbraio 2011, sottoscritto dal comune di Brindisi e dalla società Marimisti .
In quell’atto il comune di Brindisi aveva concesso alla Marimisti s.r.l. l’autorizzazione ad eseguire i lavori necessari a risolvere la “ lesione strutturale sul fondo della vasca natatoria, che ne impediva l’utilizzo”, quantificati in complessivi 120.069,84 euro, da scomputare dai canoni di gestione di 20.000, 00 euro più iva, che la società deve annualmente corrispondere al comune di Brindisi.
La Marimisti s.r.l. si era impegnata a eseguirli entro il 30 giugno 2011, unitamente alle opere di miglioramento, che consistevano fra l’altro nella realizzazione di un’area attrezzata da destinare a campi di Basket, pallavolo, tennis e calcetto, nella piantumazione lungo la recinzione di piante rampicanti atte a migliorare l’aspetto estetico della recinzione, la sistemazione di 10 alberi di falso pepe, la realizzazione della zoccolatura lungo il fabbricato.
Ma anche altre opere interne, come da descritte nell’ elenco allegato all’ atto di transazione.
Entro il 30 luglio l’amministrazione Comunale doveva accettare ed approvare i lavori eseguiti, redigere verbale di consegna definitiva dell’impianto, rilasciare i permessi, le certificazioni e le autorizzazioni necessarie, di competenza comunale, per consentirne finalmente l’apertura al pubblico.
E’ evidente, che non tutte le opere indicate nell’atto di transazione, sono state completate entro la data prevista e ritengo che non lo saranno sicuramente entro il 30 agosto, fissato per l’ inaugurazione.
Ma prescindendo dalla festa, dal sapore squisitamente preelettorale, a ridosso della decadenza del consiglio comunale e della giunta del prossimo primo settembre , mi chiedo come possa essere articolata una consegna impianto nell’eventualità del mancata esecuzione di parte dei lavori concordati, ma anche come va risolta la questione della applicazione e quantificazione della penale, per ritardo rispetto ai tempi fissati nella transazione.
Si rimanda tutto a dopo? Oppure non se ne tiene proprio conto?
Una perplessità che riguarda anche l’articolazione ed il contenuto del verbale di consegna provvisoria dell’impianto avvenuto nel lontano 18.11.2009, considerato che, come emerge dall’atto di transazione, solo tre mesi dopo, in data 23.02.2010, i funzionari dell’asl di Brindisi, a seguito di sopralluogo, accertarono la lesione del fondo della vasca.
In quella circostanza, c’è stata solo la consegna delle chiavi? E’ stato effettuato un sopralluogo all’impianto? Sono stati provati gli impianti? Si è verbalizzato tutto per stabilire un termine, come si fa di solito, per definire le responsabilità per eventuali danni non occulti?
C’è anche da chiedersi se sia stata individuata la responsabilità della lesione, che il comune deve pagare.
Ai ritardi accumulati in questi anni, fa riscontro la fretta di questi giorni, che rende possibile l’inaugurazione prime che le opere previste siano completate, evidentemente dettata dal fatto che dal 1 settembre non è più possibile farlo, perché di competenza del commissario.
Ma se questa è l’ansia, allora perché non si è pensato di inaugurare anche il sottopasso di via torpisana, anche se non terminato e che si dimena anche quello nei ritardi e nella lunga proroga accordata. Oppure a festeggiare l’anniversario dell’ ottavo anno di abbandono al degrado dell’ex teatro di Giulio?
Ma, dobbiamo dircelo, quella dei ritardi e dei proclami non costituisce una novità per questa amministrazione. E’ sufficiente, per rimanere in tema, riandare al comunicato del 20 agosto 2004, emesso dall’Amministrazione Comunale, sempre questa, a seguito del sopralluogo presso la piscina in contrada Masseriola, in cui si preannunciava pomposamente che “entro il prossimo natale, i brindisini potranno disporre finalmente della nuova piscina”.
Di natali ne sono passati già sette, dell’utilizzo di quella struttura, non se ne parla.
La continuità con quella vicenda è assicurata dal fatto, che verosimilmente quelle stesse autorità del 2004, presenzieranno l’inaugurazione della piscina di S. Elia. Si spera con esiti migliori.
Naturalmente rimane sempre in piedi la questione dell’applicazione della penale di 200 euro per ciascun giorno di ritardo rispetto al termine del 30 giugno, che come si dice nell’atto di transazione, è irriducibile da parte dell’autorità giudiziaria.
Vale sempre la regola che i patti devono essere rispettati. Altrimenti non avrebbe alcun senso parlare di patti, contratti, transazioni e quant’altro previsto dal diritto.
Per quanto sopra, si chiede copia del verbale di consegna provvisorio dell’impianto del 18.11.2009, copia di quello che sarà redatto in occasione della consegna definitiva dei prossimi giorni, ma anche copia del verbale di accettazione e approvazione dei lavori, che il comune doveva eseguire entro il 30 luglio 2011 .
COMUNICATO STAMPA VINCENZO ALBANO - CONSIGLIERE COMUNALE PARTITO DEMOCRATICO |