Brindisi, 31/08/2011
Mariano (Pd): "ecco perchè aderisco allo sciopero CGIL"
Aderirò ed appoggerò in modo convinto lo sciopero generale proclamato dalla CGIL per il 6 settembre perché come rappresentante di un partito che aspira ad essere realmente alternativo a questo Governo ritengo indispensabile essere al fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici, i pensionati e tutti i cittadini che si ribellano alla pesantissima manovra che il Governo sta predisponendo.
Una manovra che ora dopo ora diventa sempre più iniqua e che oramai rappresenta un vero e proprio saccheggio delle risorse e dei diritti in capo alle fasce più deboli della società: lavoratori dipendenti, precari, giovani, anziani. L’attacco alle pensioni di anzianità in sostituzione del contributo di solidarietà (pure contestabile) è solo l’ultimo esempio del folle disegno sociale berlusconiano che con questa manovra vuole concretizzarsi e secondo il quale piuttosto che toccare privilegi, rendite ed evasori è preferibile mettere a rischio la coesione sociale del Paese, i suoi cardini di civiltà, il futuro.
Così come la perdita del riscatto degli anni di studio e di militare a fini pensionistici rappresenta un vero e proprio scippo ai danni di tanti giovani e meno giovani, un’operazione odiosa, un misconoscimento gravemente indicativo della considerazione che questo Governo riserva a chi dedica il proprio tempo allo studio, al dovere.
Inoltre sarò in piazza perché non bisogna dimenticare che la ferocia classista di questa manovra punta a destrutturare e frantumare il contratto collettivo nazionale ed inaugurare così una stagione di ancora più disumana precarietà e di disordine, punta a rompere la faticosa intesa che i sindacati avevano trovato con l’accordo del 28 giugno indebolendo il movimento dei lavoratori, punta a superare fino a tradire l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori che vieta il licenziamento senza giusta causa. In una parola massacra i lavoratori e le loro legittime rappresentanze sotto ogni profilo.
Per questi motivi sento anche l’esigenza di prendere le distanze dalla lettera aperta che alcuni parlamentari di questo partito hanno sottoscritto evidenziando come inopportuno il momento dello sciopero. Tale documento non è corretto nel metodo e tantomeno nel merito. In primo luogo perché di fronte ad una manovra di questa portata è molto difficile e forse anche arrogante immaginare di suggerire al più grande sindacato del Paese quali siano gli strumenti più opportuni ed efficaci di lotta da utilizzare ed in quale tempistica. Stupisce anche che chi da sempre predica l’autonomia del partito dai sindacati non si sia reso conto con questo gesto di compiere un’ingerenza in un momento delicato sia per la riuscita dello sciopero stesso sia per i rapporti tra le diverse sigle sindacali. E poi che senso ha invitare allo sciopero dopo l’approvazione della manovra? In secondo luogo il documento è da respingere perché non corrisponde in alcun modo al vero che sia responsabilità primaria della CGIL l’avvio di mobilitazioni separate ed è quindi pretestuoso rivolgere un appello siffatto alla sola CGIL. E’ evidente, poi, che non è la CGIL a superare l’accordo del 28 giugno e l’unitarietà sindacale con questo sciopero, ma il Governo con le norme previste da questa manovra a metterlo a rischio!
L’auspicio è che il movimento dei lavoratori possa ritrovare unitarietà anche nelle mobilitazioni e quindi maggiore forza. In tal senso l’annuncio di CISL e UIL circa una vaga disponibilità allo sciopero è certamente una buona notizia, oltreché la migliore risposta ai perplessi sottoscrittori della lettera.
Elisa Mariano
Componente Direzione regionale PD Puglia
Membro della Segreteria provinciale PD Brindisi
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