Brindisi, 30/09/2011
Contratto integrativo Provincia: non firmano Cgil, Uil e Csa
Martedì 4 ottobre, alle ore 15.30, siamo stati convocati per la sottoscrizione
della proposta n. 9 di Contratto Collettivo Decentrato Integrativo di Lavoro
della Provincia di Brindisi.
Dopo l’esame approfondito della stessa e dopo la partecipata Assemblea del
Personale del 29 settembre, all’unanimità, abbiamo deciso che Noi non firmeremo perché è un Contratto che:
1. elimina, definitivamente, le relazioni sindacali tutelate in questo Ente
dall’ancora vigente Contratto Decentrato Integrativo sottoscritto il 25
ottobre 2006. Sopprimendo di fatto i paletti che condizionavano la
controparte datoriale nelle materie oggetto di informativa, di
contrattazione, di concertazione, di diritti e di libertà sindacali sino al
referendum;
2. elimina anche quella pur minima regolamentazione (pur con tutti i limiti
registrati) in tema di mobilità interna e lavoro straordinario per aprire la
strada a scelte totalmente discrezionali da parte della Dirigenza;
3. non solo non da alcuna risposta per un riequilibrio delle risorse a
disposizione del personale derivanti dal salario accessorio, dalle
progettazioni interne di tutti i Servizi, dalle sanzioni pecuniarie incamerate
per attività di vigilanza ma, addirittura, elimina l’illuminata scelta delle
sponsorizzazioni, che ne era un esempio;
4. elimina indennità percepite per anni dalla stragrande maggioranza del
personale per ridistribuire le risorse a favore di pochi. Con riconoscimenti o
generalizzati, “a pioggia”, senza alcuna seria analisi critica (Posizioni
Organizzative e D non titolari di P.O.) o discrezionali (una ventina di
categoria “C”) secondo la spartizione tra Dirigenti;
5. non pone alcuna limitazione al personale che “legittimamente” ha varie
integrazioni al salario base (Posizioni Organizzative, progettazione interna,
consulenze esterne, produttività, indennità varie, straordinario) ma vieta in maniera rigorosa il cumulo di indennità economicamente residuali (vedi
rischio + disagio che determinerebbe un ipotetico totale di euro 720,00
lordi all’anno, se non ci si assentasse neanche un giorno!!!);
6. toglie l’indennità di rischio a tanti lavoratori, ma la lascia ad alcuni che
sulla base di analisi medico-scientifiche, non reseci note, sono risultate
categorie soggette a rischio prevalente in maniera continuativa;
7. riduce di euro 100.000,00 l’importo 2010 per la produttività collettiva,
quindi meno risorse per tutti, che saranno sottoposti al nuovo sistema di
valutazione delle performance che non consente di poter rassicurare
nessuno sul fatto che le indennità perse si ritroveranno pari pari in
aggiunta sulla propria quota di produttività;
8. non rispetta neanche la “Brunetta” che prevedeva più del 50% del fondo
del salario accessorio alla produttività ed il resto alle indennità connesse
all’organizzazione del lavoro per incentivare ed ampliare servizi al cittadino
(turno, reperibilità, disagio e rischio).
Questo Contratto, partito con la bozza n. 0 del 16 marzo con gli
auspici di un confronto aperto e proficuo, dopo mesi di riunioni con
proposte, controproposte, analisi, soluzioni, per NOI arriva oggi, con
la bozza n.9 del 23 settembre, su un binario morto.
E’ stato portato lì dalla parte datoriale, con il tandem politicogestionale
e della Dirigenza, e da una parte sindacale (che vedremo
quanto maggioritaria), che si è fatta, colpevolmente, condizionare
da chi da anni, con qualunque amministrazione, di qualunque
colore, impone il solito gioco del Gattopardo affinché nella gestione
del personale dell’Ente Provincia di Brindisi non cambi nulla per
conservare i propri privilegi acquisiti o, addirittura, gli aumenti.
Ma il blocco degli stipendi pubblici sino al 2014, la situazione
economica attuale, la stessa normativa, non lo consentono più se
non a danno di altri e sono tanti, troppi.
E per questo,
NOI NON FIRMEREMO
COMUNICATO STAMPA SEGRETERIE TERRITORIALI
FP CIGL, UIL FPS, CSA - SEGRETERIE AZIENDALI DELLA PROVINCIA DI BRINDISI
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