Roma, 30/09/2011
Aguvs Fasano al convegno sull'omicidio stradale
Ieri 29 settembre, la Presidente della sede AGUVS di Fasano, Katia Schiavone, ha partecipato ad un incontro tra familiari di Vittime della strada e Istituzioni. Il convegno tenuto nella Sala del Mappamondo a Palazzo Montecitorio è stato organizzato dalla scrittrice Barbara Benedettelli, da molti anni al fianco dei familiari delle Vittime di ogni tipo di violenza, compresa quella stradale; dalla Dott.sa Maria Rosaria De Simone, e da Valentina Pappacena, responsabile del centro aiuto di Latina Valore Donna. Si è discusso di violenza stradale e del reato di omicidio stradale.
Nella prima sessione, alcuni genitori hanno portato le loro tremende testimonianze, ponendosi come emblemi del dolore che colpisce e frantuma l’esistenza di migliaia di persone. Dolore che quasi sempre viene usato dai Mass Media nei primi giorni della tragedia, per essere dato in pasto al pubblico, che deve soddisfare la propria morbosa curiosità. Dopodiché, tutto cade nel silenzio; il protagonista del terribile evento viene rinchiuso a vita nella cella del proprio dolore, e il resto del mondo va avanti, compreso l’assassino, che come ben sappiamo non riceve alcuna pena, e anzi, viene tutelato e avvantaggiato dalla legge.
Finalmente in questo incontro si è avuta forte la sensazione che il messaggio sia giunto nel cuore delle Istituzioni.
Dopo le testimonianze dei familiari, hanno dato con il loro intervento, un più che apprezzabile contributo, il Presidente della Fondazione ANIA, dottor Sandro Salvati, l'avvocato Domenico Musicco esperto di diritti delle Vittime; e per la parte politica l'Onorevole Mario Valducci(Pdl), Presidente della Commissione Trasporti; L'Onorevole Silvia Velo(Pd), Vicepresidente della Commissione Trasporti; il Senatore Luigi Grillo(Pdl), Presidente dell'VIII Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato; il Senatore Stefano Pedica (Idv), Vicepresidente della XIV Commissione permanente politiche Unione Europea; il Senatore Luigi Li Gotti (Idv), Vicepresidente del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa.
Da questi interventi sono emersi chiaramente molti punti che i familiari delle Vittime da anni cercano di far conoscere all’opinione pubblica e alle Istituzioni.
E’ necessario cambiare la legge e introdurre il reato di omicidio stradale, che dia la giusta e certa pena a chi si macchia di questo reato. Una fortissima sanzione può essere un deterrente ai comportamenti scorretti.
Importante sottolineatura è stata data al fatto, che non è possibile che le vittime siano trattate senza la dovuta attenzione e senza la dovuta giustizia; inoltre, che la certezza della pena è un tema che deve essere al centro degli interventi politici, perché se l’azione politica fallisce, questo dimostra una seria incapacità di governo.
E’ stato puntualizzato come i familiari vengono trattati: a loro viene impedito di parlare nei tribunali; trovano poco spazio sui giornali, e spesso, da politici, avvocati e giudici vengono trattati con senso di fastidio, come se fossero grandi scocciatori.
Altra importante affermazione, sempre a confermare quanto noi come associazione predichiamo da anni, è che dobbiamo cambiare la cultura dell’”incidente stradale”.
Facciamo un piccolo passo e cominciamo a chiamarlo con il suo vero nome: “Omicidio stradale”.
L’incidente è causato dalla fatalità, l’omicidio dal non rispetto delle regole. E chi sbaglia deve pagare, perché le Vittime non hanno scelto di esserlo, come dice la scrittrice Barbara Benedettelli. Qualcun altro, con comportamenti scorretti o leggeri, ha deciso per loro e per tutto il mondo che gravita attorno ad esse: la famiglia, che viene punita con l’ergastolo del dolore.
Dunque grande soddisfazione per un incontro che ha portato un tema tanto complesso e delicato in sede Istituzionale.
Unica nota stonata di un evento ben organizzato e molto proficuo, l’assenza del ministro della giustizia, l’Onorevole Nitto Palma, che ha disertato il convegno.
Ora, attendiamo speranzosi che le promesse dei politici presenti all’incontro, si trasformino in impegno concreto per dare alle vittime la giustizia vera di quella Legge Italiana che “dovrebbe” essere uguale per tutti, e per fare in modo che molte di queste tragedie possano essere evitate.
Non possiamo più assistere passivamente a questa guerra che stermina i nostri giovani, e ci deruba del nostro futuro. Dobbiamo impedire agli irresponsabili di usare un arma quale è l’auto, e togliere loro la possibilità di riavere, una volta che è stata revocata per gravi motivi, la patente di guida, che con le leggi attuali viene considerata una sorta di “licenza per uccidere e farla franca”.
Perdonate il pensiero che non deve passare assolutamente come un messaggio negativo che si vuole lanciare, ma purtroppo con la situazione attuale, è come dire: spara al tuo nemico con una pistola, e vai in carcere; uccidilo passandoci sopra con la macchina e non riceverai alcuna pena.
COMUNICATO STAMPA AGUVS FASANO |