Bari, 17/10/2011

Piano Coste: le critiche di Sib ConfCommercio

Il Piano regionale delle coste approvato definitivamente dalla Giunta regionale lo scorso 13 ottobre, costituisce un’occasione mancata per una regolamentazione moderna ed innovativa della costa e per assicurare un uso insieme sostenibile ed economicamente produttivo di questa importante risorsa.
Infatti la montagna di studi oltre che remoti e risalenti a oltre cinque anni fa (quindi, non più corrispondenti all’attuale caratteristica della costa pugliese), ha prodotto il “topolino” di una disciplina esclusivamente degli stabilimenti balneari.
Ridurre la costa al demanio marittimo e quest’ultimo a una disciplina degli stabilimenti balneari, già dimostra tutta l’inadeguatezza di un programma ambizioso trasformatosi in un modesto piano degli stabilimenti balneari. A questo si aggiunga che il modello di stabilimento balneare proposto è estraneo non solo alla realtà pugliese ma, soprattutto, alle esigenze di una balneazione moderna e di qualità.
Le criticità del Piano riguardano criteri assai riduttivi e limitativi circa le dimensioni delle aree concedibili escludendo numerosissime porzioni di demanio; delle concessioni in riferimento a uno solo dei parametri (il fronte mare indipendentemente dalla profondità della spiaggia) e soprattutto dei manufatti destinati ai servizi (cabine, servizi igienici, bar, ecc).
Tali caratteristiche estremamente e ingiustificatamente restrittive del Piano regionale contrastano sia con le dimensioni estremamente contenute della attuale balneazione attrezzata pugliese che, come si evince dalla stessa Relazione illustrativa del Piano, riguarda solo una concessione (più precisamente l'1,1) per chilometro di costa e solo il 9 % del totale dell'area demaniale (percentuali ben lontane da quelle delle altre regioni italiane, per es. romagnole, che sono nell'ordine dell'80 %) sia, soprattutto con l'esigenza di uno sviluppo turistico di qualità della nostra Regione che presuppone l'aumento e non la diminuzione dei servizi.
A ciò si aggiunga l’assenza di qualsiasi margine di adattamento per i Piani comunali essendo la disciplina contenuta nel Piano regionale una vera e propria disciplina di dettaglio che riduci i Comuni semplicemente a fotocopiare la normativa tecnica di attuazione del Piano regionale.
Il SIB Confcommercio, pertanto, nel ribadire la propria contrarietà al Piano approvato, del resto già manifestata anche alla V Commissione consigliare lo scorso 21 settembre, si adopererà in ogni sede, non esclusa quella giudiziaria, per effettuare quelle modifiche che possano coniugare l'esigenza di una maggiore fruibilità della costa con l’obbiettivo di una balneazione attrezzata, qualificata e moderna.

COMUNICATO STAMPA CONFCOMMERCIO - SINDACATO ITALIANO BALNEARI PUGLIA