Brindisi, 02/11/2011

Blocco Polimeri, Sindacati: "attacco al sistema industriale"

In data odierna, il Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco ha predisposto la sospensione preventiva a Polimeri Europa, per sei mesi delle seguenti apparecchiature: serbatoi Virgin nafta (F204/205) e Gasometro F105 del reparto P1/CR; del serbatoio sodio nitrito del reparto P30B e delle linee dell’olio Fok del Molo.
Questa ordinanza, a dire dalla Polimeri Europa è stata emessa esclusivamente per l’incompletezza della documentazione già presentata negli anni precedenti e già presente nei vari rapporti di sicurezza di sito.
Dopo i procedimenti dei giorni scorsi nei confronti delle aziende Enel, Sfir e Sanofi Aventis, si evince chiaramente l’attacco senza più mezzi termini contro l’intero sistema industriale.
Un attacco che nulla ha più di tecnico, ma evidentemente è una chiara volontà politica.
Mettere in crisi il Petrolchimico di Brindisi significa mettere in ginocchio completamente l’economia del territorio, dove trovano occupazione e sostentamento oltre duemila famiglie, se a questo si aggiunge l’intero settore industriale significa affossare definitivamente l’intera provincia.
Non potendo noi stabilire ne le cause ne tantomeno le motivazioni che hanno prodotto tale provvedimento estremo, ci chiediamo:
come mai le Istituzioni locali, tra l’altro componenti del Comitato Tecnico Regionale, hanno potuto permettere che davanti ad un problema non tecnico, che comunque non preclude la salvaguardia ambientale e di sicurezza nell’immediato, venga messa a rischio la tenuta occupazionale del sistema Petrolchimico, con un evidente enorme problema sociale?
Si sarebbe potuto ovviare con una prescrizione temporale, in attesa di produrre idonea documentazione e/o necessarie modifiche, così come la Procura fece in riferimento alle problematiche torce? O come è avvenuto in estrema ratio per Sanofi Aventis?
Forti sono le nostre preoccupazioni e tali devono essere le azioni che insieme a tutte le maestranze, dirette ed indirette, bisogna mettere in campo, coinvolgendo anche tutta la cittadinanza.
Nessuno può esimersi dalla responsabilità dei danni che tale procedimento può determinare e soprattutto dalla convinzione che il Petrolchimico continua a sorreggere l’intera economia del territorio.
Pertanto nelle prossime ore individueremo un percorso unitario ed intercategoriale atto a far valere le ragioni della presenza del Petrolchimico e del sistema industriale tutto.

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILCEM UIL, UGL Chimici