Brindisi, 07/11/2011

Confartigianato sull'approvazione dello Statuto delle imprese

La Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo alle ‘Norme per la tutela della libertà d'impresa - Statuto delle imprese’. approvando all’unanimità il testo proveniente dal Senato.
Questo provvedimento definisce lo Statuto delle imprese e dell'imprenditore e fissa, tra l'altro, una serie di principi di carattere generale come la libertà di iniziativa economica, un contesto normativo certo, la progressiva riduzione degli oneri amministrativi, trasparenza ed equità nell'accesso al credito.
Disposizioni che recepiscono i principi dello Small Business Act e che riconoscono il ruolo economico e sociale delle micro e piccole imprese, vale a dire il 94,7% delle imprese italiane, che rappresentano il 58,5% della forza lavoro e contribuiscono per il 60% alla ricchezza prodotta nel Paese.
“Lo Statuto – ha dichiarato il presidente di Confartigianato Imprese Brindisi Antonio Ignone - rappresenta un importante strumento in quanto, in questo drammatico momento di crisi, rappresenta un segnale di fiducia per le piccole imprese, una risposta allo strapotere dell’economia di carta, in modo da modificare l’approccio dello Stato alle piccole imprese e liberarle da costi e vincoli che ne comprimono le potenzialità”.
“La nostra Confederazione Nazionale – ha continuato Ignone – ha fortemente sollecitato le disposizioni contenute nello Statuto e, fin dall’inizio, ha fornito un contributo di proposte all’on. Raffaello Vignali, ‘padre’ dello Statuto delle imprese. Proprio per questo ne vogliamo vedere immediatamente i risultati concreti. Ad esempio nella rapida applicazione della direttiva europea in tema di ritardi di pagamento: i nostri imprenditori vogliono essere certi che trascorsi 30 o 60 giorni scatteranno sanzioni e indagini dell’Antitrust sia per la Pubblica Amministrazione che per i privati”.
E’ altrettanto fondamentale, per Ignone, attuare immediatamente i principi sulla valutazione dell’impatto sulle piccole imprese delle iniziative legislative e regolamentari prima che vengano adottate, sulla proporzionalità e gradualità nell’introduzione di nuovi adempimenti in base alla dimensione e al settore merceologico dell’impresa, sul divieto di introdurre nuovi oneri regolatori e amministrativi prima che ne siano stati ridotti o eliminati altri. Il presidente di Confartigianato apprezza, inoltre, anche la misura che prevede una riserva del 60% degli incentivi alle Pmi di cui almeno il 25% è destinato alle micro e piccole imprese.

COMUNICATO STAMPA CONFARTIGIANATO BRINDISI