Brindisi, 08/11/2011

Albano (Pd) sul degrado di Piazza Cairoli

Segnaletica stradale e decoro urbano è l'oggetto di una lettera aperta inviata da Vincenzo Albano, già consigliere comunale del Partito Democratico al Commissario preffettizio Bruno Pezzuto.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:

Nei giorni scorsi alcuni vigili hanno sanzionato, per divieto di fermata, alcuni automobilisti, che avevano parcheggiato la loro auto sul lato destro della rotatoria di piazza Cairoli.
Naturalmente la gran parte dei cittadini, che frequentano assiduamente il centro di Brindisi, ha la memoria di tale divieto. Non credo però che lo possa cogliere chi non lo frequenta o, peggio, un forestiero, perché il segnale che li dovrebbe informare, è quasi completamente occultato dalla folta vegetazione degli alberi circostanti.
Anche altri segnali , in quella piazza, non sembrano avere la visibilità richiesta dalle norme del codice della strada e che potrebbe comportare, fra l’altro, anche un possibile danno economico per il comune, ove gli automobilisti sanzionati decidessero di intraprendere la strada del contenzioso giudiziario, appesantendo un capitolo particolarmente doloroso per le casse comunali di Brindisi.
Mi risulta comunque difficile da comprendere ed accettare, la perdurante mancanza di attenzione e di cura nei confronti di un pezzo importante della nostra città, che nuoce alla sua immagine, nonostante gli oltre due milioni di euro impegnati lo scorso anno dall’ Amministrazione Comunale di Brindisi per la cura del verde pubblico ( quattro miliardi di lire). Infatti l’esuberante fogliame delle querce che circondano la fontana, oltre a trasmettere la sensazione di una trascuratezza di lunga data, ha inglobato in diversi punti i corpi luminosi, con il risultato di costituire una barriera impenetrabile alla luce, che rende carente la illuminazione serale nella zona centrale della piazza.
Una situazione che genera ansia ed insicurezza in chi si ritrova a passare di sera da quel luogo, in modo particolare, dopo l’orario di chiusura dei negozi.
In più circostanze i nostri concittadini, commercianti, professionisti e abitanti della zona, hanno manifestato inascoltati la loro preoccupazione, reclamando il loro diritto alla sicurezza, resa incerta da questa situazione, ma anche per rivalutare una fontana sulla quale, dopo tante sollecitazioni, sono state impegnate importanti risorse economiche per sottrarla al degrado al quale era stata confinata.
Sarebbe opportuno mettere finalmente fine al disagio e alla sensazione di insicurezza, disponendo per una efficace potatura degli alberi e una più adeguata illuminazione della piazza.
Si darebbe finalmente senso, alle tante parole spese sulla vivibilità, sul turismo, sulla rivitalizzazione del centro storico, con interventi di miglioramento della scena urbana, che sono essenziali per richiamare l’interesse della gente, dei turisti verso i nostri luoghi di pregio e le attività commerciali, ma anche ad eliminare il terreno di cultura di episodi di microcriminalità, consentendoci di vivere più intensamente la vita della nostra città.