Brindisi, 24/11/2011
Convegno su "Il registro dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni"
Le Associazioni "Salute Pubblica" e "Medicina Democratica" hanno organizzato una tavola rotonda con dibattito sul tema "Il registro dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni"
La manifestazione si terrà Venerdì 2 Dicembre 2011, alle ore 17.30, nel Salone della “Brindisi Multiservizi”, in Via Provinciale San Vito, 187.
Interverranno: Dott. Giuseppe De Nozza (Sostituto Procuratore della Repubblica di Brindisi)
Dott. Vinicio Pagano (Dirigente medico Centro medico legale INAIL Brindisi)
Dott. Bruno Totano (Dirigente medico SPESAL ASL Brindisi)
Dott. Gabriele D'Ettorre (Dirigente medico SPP ASL Brindisi)
Modera: Dott. Maurizio Portaluri (Primario di RadioTerapia all'Ospedale Perrino di Brindisi)
IL REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI AD AGENTI CANCEROGENI
I tumori professionali o da lavoro secondo alcune stime di qualche decennio addietro
rappresentano il 4% di tutti i tumori. Stime più recenti parlano del 10-15%. La consapevolezza
sulla possibilità che in ambienti di lavoro si venga a contatto con sostanze cancerogene è
cresciuta negli anni e questo permette di difendersi dal pericolo. Quindi, a differenza dei tumori
nella popolazione non lavorativa, specifiche attività di prevenzione impiantistica e di
sorveglianza ambientale e sanitaria possono ridurre gli eventi futuri.
Il Registro dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni (previsto dall'articolo 70, comma 1, del
decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni) deve essere istituito
dal datore di lavoro e inviato agli organi preposti alla prevenzione e alla sicurezza.
Questo
prevede il comma 3 dell’articolo 2 del DM 155/07 che istituisce il Registro dei lavoratori esposti
ad agenti cancerogeni: “Il datore di lavoro invia in busta chiusa, siglata dal medico
competente, la copia del registro di cui al comma 1 all'Istituto superiore per la prevenzione e la
sicurezza del lavoro (ISPESL) e all'organo di vigilanza competente per territorio entro trenta
giorni dalla sua istituzione”.
L'ISPESL, è stato recentemente sciolto e incorporato nell'INAIL, e tuttavia il DM 155/07 andava
e va attuato. La Regione Puglia ha introdotto uno strumento per la ricerca attiva dei tumori
professionali che incrocia i dati ospedalieri con quelli INAIL ed INPS (OCCAM: OCcupational
Cancer Monitoring). Le ASL sono state chiamate a realizzare questa attività.
La Procura della Repubblica di Torino dal 1992 ha attivato un osservatorio sui tumori
professionali ed ha individuato aziende in cui era necessario intervenire per ridurre il rischio
cancerogeno. I dati epidemiologici disponibili a Brindisi ci dicono che gli eccessi di alcuni
tumori, come il polmone, la vescica ed i linfomi, sono soprattutto a carico del sesso maschile e
gli esperti spiegano questo fenomeno con una componente occupazionale.
L'attivazione dei registri dei lavoratori esposti ai cancerogeni permetterebbe anche di verificare
eventuali eccessi in situazioni non adeguatamente protette e faciliterebbe i riconoscimenti
previdenziali che oggi costringono i lavoratori malati e le loro famiglie ad autentici “tour de
force” dagli esiti incerti. |