Brindisi, 24/11/2011
Uilcem sulla situazione industriale del territorio
Si è riunita nei giorni scorsi, la Segreteria Territoriale della Uilcem di Brindisi per approfondire alcune tematiche inerenti la situazione politica nazionale e la situazione industriale del territorio.
In riferimento al nuovo quadro politico rappresentato dall’esecutivo guidato dal Presidente Monti, vi è la consapevolezza che al di là dei distinguo sulle necessità e sulle priorità indispensabili per una inversione di rotta sotto l’aspetto economico, vi è soprattutto un intendimento comune nel voler essere partecipi di questa svolta ad una condizione ben precisa: finanziatori co-protagonisti ma non “esclusivisti”.
Pur convinti che questo passaggio ad un governo tecnico, più che un atto dovuto e non più rinviabile è stato determinato dalla scarsa credibilità oramai acquisita a livello internazionale e in particolare da una scarsa propensione e volontà dell’ex Governo Berlusconi di portare a compimento riforme, che sembrerebbero necessarie ma senza dubbio impopolari, non possiamo accettare che la base di partenza e soprattutto i primi chiamati a contribuire a questo risanamento siano sempre e soltanto i lavoratori dipendenti e i pensionati.
Crediamo che oggi più che mai è prioritario ai fini non solo della giustizia sociale ma anche morale, che chi ha avuto l’opportunità di pagare meno o addirittura di eludere il pagamento delle tasse dovute, venga obbligato a pagare e quindi messo nelle condizioni di non evadere più. Tra l’altro, fra tanti “tecnici-professionisti-ministri” siamo certi che un metodo per sconfiggere l’evasione fiscale sono in grado di trovarlo.
Un altro aspetto approfondito nella Segreteria è stato quello delle problematiche che stanno investendo anche quelle società legate ad un sistema industriale che fino ad oggi hanno, al di là della crisi, garantito una continuità lavorativa ed occupazionale.
A partire dalla Polimeri Europa, con le sue difficoltà inerenti la presentazione del nuovo Piano di Sicurezza al CTR. Sappiamo lo sforzo che lo staff preposto stà producendo per rispettare i tempi, speriamo che si rispettino anche le modalità e soprattutto che quanto prodotto sia sufficiente per soddisfare non solo i tecnici del CTR ma anche gli appetiti di alcune frange di avvoltoi che imperversano sulla testa del Petrolchimico.
Un altro aspetto che ci preoccupa della Polimeri E. ma anche di tutto il mondo Eni, è senza dubbio quello della riorganizzazione del sistema delle relazioni sindacali e della gestione del personale.
L’accentramento in quel di Roma, quindi ai livelli nazionali, di istituti legati prettamente a contrattazione di 2° livello, quali la reperibilità e la chiamata fuori orario delle maestranze, non ci convince affatto e così come già espresso su più tavoli, riteniamo inaccettabile che la società disconosca accordi già firmati in precedenza con le RSU locali.
Da una parte, non solo quella nostra sindacale, ma soprattutto dalla parte Confindustriale, si predica più potere e più rispetto del valore per la contrattazione aziendale locale, dall’altra le società stesse sono le prime che ricorrono alla centralità e alla omologazione delle decisioni.
Questo è quanto sta avvenendo in molte società, dalla Polimeri E. alla Enipower, dalla Basell P. alla Sanofi A., nelle quali non si riesce più ad instaurare una trattativa aziendale seria e approfondita, utile per risolvere non solo le banali problematiche ma anche aspetti amministrativi e contrattuali.
Anche nella Sanofi Aventis, avvertiamo una forte preoccupazione sia in riferimento agli ultimi interventi dell’Arpa, sia alla presentazione del nuovo Piano Industriale della società che ha evidenziato una difficoltà di mantenimento degli assetti occupazionali in alcuni stabilimenti italiani. Questo tra l’altro ha già provocato una dichiarazione di sciopero da parte del Coordinamento Nazionale, ma ha anche determinato una scelta da parte della società, assolutamente non condivisibile, sul blocco delle assunzioni a tempo indeterminato di ragazzi già selezionati e assunti con contratti interinali.
Da parte nostra, non permetteremo che altre scelte immotivate e scellerate ricadono negativamente ancora sul nostro territorio. Così come quella che si continua a perpetrare in riferimento alla telenovela legata all’investimento da parte della LNG sul Rigassificatore.
Ancora una volta, quanto accaduto all’interno del Comitato Portuale, al momento della votazione di un importante strumento come il POT, rispecchia fedelmente la mancanza di volontà da parte delle nostre Istituzioni Locali nel voler contribuire a far ripartire gli investimenti nel nostro sistema industriale.
Stupisce l’atteggiamento del Commissario Prefettizio del Comune di Brindisi che invece di astenersi per garantire l’imparzialità di scelte che competono ad altri, si assume la responsabilità di sposare una linea, probabilmente dettata dai solleciti, anche mezzo stampa, di ex Sindaco e Assessori, qualcuno dei quali anche a libro paga di importanti società chimiche con ruoli di garante e di raccordo tra le stesse e le istituzioni. Dobbiamo, ancora una volta, ringraziare le OO.SS. e la Uil in particolare che, insieme a Confindustria sono riuscite a formulare una sintesi che in qualche modo ci permette di essere fiduciosi, visto anche l’approssimarsi della Conferenza dei Servizi Istruttoria convocata per fine mese presso il Ministero.
Un ultimo aspetto toccato nella Segreteria, è quello riguardante il Centro Ricerca dell’Enel con le sue problematiche di sopravvivenza.
E’ noto a molti che in quel Centro di Cerano oramai non ci sono più progetti importanti necessari affinché lo stesso venga considerato un Centro Ricerca d’eccellenza così come meriterebbe anche per le alte professionalità presenti.
Crediamo che non sia più rinviabile la esigenza, tra l’altro in più occasione espressa, di un confronto con i massimi responsabili di Ingegneria ed Innovazione in sede di Osservatorio Regionale sulle Politiche industriali, ambientali e occupazionali Enel, per meglio intendere le reali intenzioni sullo sviluppo del Centro Ricerca di Brindisi.
COMUNICATO STAMPA UILCEM |