Brindisi, 28/11/2011
Acque Chiare: il PM chiede la confisca del villaggio
Confisca del villaggio Acque Chiare e condanna degli imputati: 15 mesi di reclusione e 40.000,00 euro di multa per il costruttore Vincenzo Romanazzi e il notaio Bruno Cafaro; un anno di reclusione e 25.000,00 euro il direttore dei lavori Severino Orsan e il dirigente dell’ufficio Urbanistica del Comune di Brindisi dell’epoca, l’architetto Carlo Cioffi.
E' questa la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero Antonio Costantini al termine della requisitoria del processo "Acque Chiare". Per l'accusa non vi sono dubbi: si configura il reato di lottizzazione abusiva. Se le richieste del Pm dovessero trovare riscontro nella sentenza sarebbe un brutto colpo - oltre che per i condannati - anche per i quasi 200 acquirenti delle abitazione costituenti quello che era sorto come villaggio turistico. In questo procedimento i proprietari delle ville si sono costituiti parte civile ed hanno chiesto un risarcimento da 50 milioni di euro al Comune di Brindisi.
Sulla vicenda esiste anche un altro filone giudiziario che vede imputati tutti i proprietari per lottizzazione abusiva e Cafaro e Romanazzi per truffa ai danni degli acquirenti. |