Brindisi, 07/12/2011

Sviluppo e Lavoro: "Il commercio. Un presente, molti futuri"

Il commercio. Il presente, molti futuri era il titolo degli stati generali del commercio tenutosi a Bari il 26 gennaio del 2010 e che, forse per la prima volta, grazie all’impegno della Regione Puglia e del suo vice presidente avv. Loredana Capone guardava al commercio in maniera organica ma sopratutto, una riflessione moderna, guardando anche alle varie esperienze europee che attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi Town centre Management su tutti, per far uscire le città pugliesi da un processo di desertificazione altrimenti irreversibile.
A tale scopo la regione Puglia mise in campo un bando per progetti di valorizzazione commerciale, destinato ai comuni pugliesi, a cui ha partecipato il comune di Brindisi risultando tra i comuni meritevoli.
Brindisi fra le città pugliesi è forse quella che, a causa di un maldestro intervento di pedonalizzazione, ha subito un fenomeno di desertificazione dell’intero centro storico con la conseguente moria di centinaia di imprese commerciali, di servizi e studi professionali, nell’arco degli ultimi 10 anni.
Conseguentemente ci saremmo aspettati che il piano di valorizzazione della rete commerciale del comune di Brindisi avesse guardato con estrema attenzione al problema del miglioramento dell’accessibilità e mobilità nell’area obbiettivo. L’ istituzione un bus navetta Duc e di una fidelity card per i parcheggi, ci paiono francamente risibili rispetto alla complessità del problema, tra l’altro un bus navetta percorre già semivuoto quotidianamente l’isola pedonale o la ztl per meglio dire, e il parcheggio di via del mare resta desolatamente vuoto per molte ore.
Perché un area di possa ritenere commercialmente appetibile sono necessarie tre A:
Accessibilità.
Attrazione.
Animazione
Tre A che sono totalmente assenti dal contesto del centro storico brindisino.
Il concetto di TCM nasce appunto dall’esigenza di rendere trasversali le politiche della città, dall’urbanistica al traffico, ai trasporti comunali e provinciali. Agli orari di apertura di uffici, banche, scuole, al turismo, alla organizzazione del porto interno. In poche parole di creare una politica per la città. La grande mobilità individuale ha fatto si che ormai la competizione, la concorrenza non è più riferibile solo al’interno della stessa città, ma è una concorrenza fra sistemi e tra città. L’utente il cittadino sceglie sulla base non solo e non tanto dell’offerta merceologica, ma sulla base del luogo che trova più comodo da raggiungere, sulla base delle sensazioni positive che quel luogo può trasmettere.
Questo piano di valorizzazione della rete commerciale doveva quindi trovare un suo spazio all’interno di un più complessivo progetto di riqualificazione urbana, in modo da poter esprimere al meglio le eccellenze della città. Non saranno certamente i piccoli interventi ipotizzati per migliorare la qualità degli spazi pubblici, previsti dal bando del 29.11 u.s. a cambiare la situazione.
Anzi , danno più l’idea dell’inizio di una campagna elettorale con tanti piccoli interventi al di sotto dei € 2000/3000 giusto per tacitare i commercianti arrabbiati.
Riteniamo che il commercio brindisino non abbia necessità di oboli, ma di interventi tesi a rilanciare l’immagine di una città viva e vitale, in una città viva il commercio prospera, nel deserto nascono i fiori, ma quando accade è un fatto straordinario che dura solo un giorno, non abbiamo bisogno di effetti speciali ma invece di una città che funzioni 365 giorni all’anno.
Chiediamo pertanto che quel bando sia ritirato e che si istituisca un tavolo con le forze politiche ed imprenditoriali della città per far si che quei €400,000 siano destinati all’obbiettivo 5 del progetto del comune: Costruire un sistema di conoscenze e governante pubblico/privato per lo sviluppo del distretto urbano del commercio.
Il commercio brindisino è ancora creditore, nei confronti della grande distribuzione, delle somme dovuto a titolo risarcitorio per l’insediamento dei centri commerciali pari ad oltre € 1,100,000, somme che sommate alle € 400,000 del bando potrebbe incidere in maniera risolutiva o comunque aiutare ad invertire un declino del commercio brindisino che al momento pare irreversibile, quanto meno per quanto attiene al centro storico, ed al rilancio del terziario della nostra città.
Un occasione unica sulla quale saranno chiamati a cimentarsi forze politiche, associazioni, cittadini ed organizzazioni di settore, non sprechiamo ancora una volta un occasione irripetibile con piccolissime operazioni che sanno tanto di obolo ma diamo il segnae di una città che vuole invertire la rotta-

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE “ SVILUPPO E LAVORO” BRINDISI