Brindisi, 14/03/2012
Italia dei Valori: grande partecipazione al convegno "Brindisi Piattaforma Logistica nel Mediterraneo"
Grande e attenta è stata la partecipazione al convegno su "Brindisi Piattaforma Logistica nel Mediterraneo" organizzato dall’Italia Dei Valori di Brindisi, che si è svolto presso la biblioteca provinciale di Brindisi.
Si è trattato di una vera e propria occasione di divulgazione di conoscenza in base a quattro relazioni stilate da altrettante personalità competenti che hanno voluto offrire alla cittadinanza i risultati di studi approfonditi sull’importanza del porto di Brindisi come punto di riferimento essenziale per la logistica nel Mediterraneo. La relazione del prof. Abele Carruezzo su ‘Il porto di Brindisi nel traffico euromediterraneo’ ha ribadito che occorre ridare valore marittimo ad un porto. Brindisi con il suo porto ha una posizione privilegiata rispetto ai porti di Bari e Taranto per la vicinanza con l’areoporto, la rete ferroviaria, la rete stradale, che permette un collegamento veloce e sicuro con tutta la Puglia e con il resto d’Italia e d’Europa. Ha una posizione autonoma e polifunzionale a cui va aggiunta la carta della posizione integrata dove, in un sistema portuale pugliese,e solo se punterà ad una logistica legata alle autostrade del mare est ovest, entrerà nello scenario logistico e turistico internazionale. Occorre guardare i cambiamenti in atto in chiave logistica. Il 74 per cento degli scambi in Europa si svolge nel Mediterraneo dove 58 sono i porti più importanti. Da sempre le zone costiere hanno tratto vantaggio economico dai loro porti. L’Europa ci impone di cambiare la concezione dei flussi nel Mediterraneo che non metta in competizione ma in rete i porti commerciali e turistici.
Il prof. Michele Zurlo ha parlato d ‘Brindisi polo strategico della piattaforma logistica del Mediterraneo’ ed ha rilevato l’assenza di Brindisi dal piano di investimenti redatto dalla Regione Puglia ‘LA PUGLIA CORSARA’, una cosa inaudita, se consideriamo che proprio Brindisi è non solo la piattaforma logistica del Salento ma è l’interporto del Salento, praticamente il cuore del sistema. Qui le merci non solo possono essere accolte e distribuite ma potrebbe avvenire l’assemblaggio e la semilavorazione delle merci, è una sorta di scatola nera delle potenzialità del commercio navale.
L’ing. Calogero Casilli ha relazionato su ‘Brindisi interporto del Salento’ dichiarando che lo sviluppo locale va inserito nello sviluppo nazionale ed europeo. Nel luglio del 2005 l’Italia ha sottoscritto i piani per la logistica in cui per la prima volta si parla di organizzazione del trasporto integrato. Diventare piattaforma intermodale vuol dire entrare nella rete europea. Un prodotto in pochissime ore può arrivare da Brindisi a Londra. Le cose da fare sono 4. Costituire una società di scopo pubblica, in grado di utilizzare fondi pubblici per le procedure di sviluppo. Il secondo punto è disporre di investitori privati di livello nazionale e internazionale. Terzo il coinvolgimento della impresa locale a supporto della nuova utilizzazione della logistica portuale. Quarto punto è redigere un vero piano territoriale in grado di promuovere la strategia comune degli enti territoriali.
Il dott. Gianni Stasi ha concluso le relazioni mettendo l’accento sulle potenzialità occupazionali dello sviluppo logistico del porto di Brindisi, con implicazioni formative a livello di scuole superiori professionali, universitarie, master.
Le conclusioni sono state affidate al Candidato sindaco Roberto Fusco che ha condiviso le prospettive espresse dai relatori per una idea di città in cui la posizione privilegiata del porto fa guardare ad una prospettiva economica nuova, concreta, punta di diamante nel Mediterraneo.
COMUNICATO STAMPA ITALIA DEI VALORI a firma di Daniela D’Alò
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