Brindisi, 20/03/2012

La lettura e la scrittura entrano in carcere con Fabio Volo

Prende il via venerdì 23 marzo il progetto “Biblioteche scatenate”, finanziato dall’Ispedis (Istituzione per la prevenzione dell’emarginazione e del disagio sociale) organismo strumentale del Comune di Brindisi grazie al bando “Vita alle Idee” 2011-2012, in collaborazione con la Fondazione Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo”.
Otto carcerati della casa circondariale di Brindisi faranno un percorso che va dalla lettura del libro di Fabio Volo Il tempo che vorrei alla scrittura della propria esperienza di solitudine nelle carceri dove il mondo della cultura scritta non c’è tranne in rare eccezioni.
Il progetto prevede otto incontri mensili di tre ore fino a giugno, per detenuti anche di nazionalità diverse che saranno accompagnati dalla dott.ssa Katiuscia Di Rocco, direttrice della Fondazione Biblioteca Pubblica De Leo, prima nella lettura dei libri di Fabio Volo Il tempo che vorrei e Le prime luci del mattino, e poi in esercitazioni alla scrittura autobiografica. Gli ultimi incontri saranno dedicati alla preparazione e all’accoglienza dell’autore Fabio Volo per un dibattito finale.
“Non è facile capire cosa significa avvicinarsi da adulti per la prima volta alla lettura, per la prima volta imparare a leggere e a scrivere, per la prima volta accorgersi che si è in qualche modo nella condizione di poter esercitare quel micro-potere che la competenza della lettura e della scrittura riesce a darci; credo che sia importante entrare in questo mondo così segreto, così misterioso di chi si avvicina in un’età non canonica a imparare a leggere e a scrivere, e che sia inoltre fondamentale cogliere quelle sfumature che talvolta ci sfuggono” dice la dott.ssa Di Rocco.
“Le letture e scritture creative nella narrazione autobiografica sono un’importante attività intramuraria nel processo di recupero delle persone in stato di prigionia” aggiunge.