S. Vito dei N.nni, 22/03/2012
Sabato convegno su "Giovani, lavoro, impresa..."
Un evento di grande caratura culturale e di importanza notevole per il tessuto economico e sociale del territorio quello promosso da Identità Europea, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore – Centro di Cultura “G.Lazzati” di Taranto, dall’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti, dalla Scuola di Economia Civile, e che si fregia del Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di San Vito dei Normanni.
Sabato 24 marzo, alle ore 18,30, infatti, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale, il Dott. Vincenzo Mercinelli, del Centro “Lazzati” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Dott.sa, Licia Paglione, Sociologa Economica dell’Istituto Universitario Sophia, e numerosi giovani del progetto dell’Accademia Mediterranea di Economia Civile, incontreranno cittadini, imprenditori, giovani ed amministratori per dibattere di “Giovani, Lavoro, Impresa tra beni relazionali e bene comune”.
“Non si tratta della solita conferenza sullo stato critico dell’economia o del lavoro, al fine di piangersi addosso, - ha dichiarato Luca De Netto, in rappresentanza delle Associazioni promotrici - ma di un’occasione molto propositiva per fare rete e rimboccarsi le maniche, con l’obiettivo di lanciare spunti notevoli per mettere in moto un meccanismo virtuoso per la crescita e lo sviluppo nell’ottica del bene comune. E questo è possibile in un periodo difficile proprio concentrando l’attenzione sul concetto di bene relazionale. Le relazioni non strumentali, infatti, sono state da Smith in poi, trascurate dagli economisti, poiché considerate non interessanti quando si studiano i mercati o i fenomeni tipicamente economici, che sarebbero caratterizzati da logiche strumentali, e quindi antitetiche a quelle delle relazioni “genuine”.
Negli ultimi anni però le cose stanno cambiando, - ha continuato De Netto - ed in economia sta facendo il suo ingresso il tema di beni che riguardano dimensioni che non possono essere né prodotte né consumate da un solo soggetto, in quanto dipendenti dalle modalità delle interazioni con gli altri e quindi possono essere goduti solo se condivisi nella reciprocità. Ecco perché, come dice la filosofa Martha Nussbaum, il bene relazionale è un bene dove la relazione è essa stessa il bene, una relazione che non è un incontro di interessi ma un incontro di gratuità. Il bene relazionale richiede, quindi, nei produttori-consumatori del bene, motivazioni intrinseche e non utilitaristiche nei confronti di quel particolare rapporto. Si comprende subito – ha concluso - che l’inserire i beni relazionali nelle analisi economiche produce importanti effetti in ambiti cruciali sia per la nostra qualità della vita che per le occasioni di lavoro e di crescita di un territorio”
COMUNICATO STAMPA |