Brindisi, 19/04/2012
Claai e Confapi: lettera aperta ai candidati di Brindisi
Mancano circa quindici giorni al voto per la elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale di Brindisi. Una scadenza anticipata per l’interruzione non prevista della passata amministrazione presieduta da Domenico Mennitti. Un’amministrazione che, nell’ultima fase, è stata caratterizzata da una conflittualità tanto accesa quanto paralizzante dell’attività amministrativa.
La prima “vittima” di tale situazione è stato il redigendo Piano Urbanistico Generale della città, il cui Documento Programmatico Preliminare, è stato adottato alcuni giorni prima delle dimissioni del sindaco, che ne hanno ritardato l’iter conclusivo.
La Claai e la Confapi, l’anno scorso, proprio di questi giorni, tennero un affollato incontro (erano presenti imprese, progettisti, tecnici e amministratori comunali) nella sala della Camera di commercio. Erano presenti, tra gli altri, l’assessore all’urbanistica e l’ing. Francesco Di Leverano. I quali presentarono le linee guida del Documento Programmatico Preliminare del nuovo Pug. Claai e Confapi presentarono, a loro volta, un loro documento, che conteneva precise proposte in merito, avanzate dall’ottica di due associazione di imprese. Quel documento, per chi intenda valutarlo, essendo stato acquisito agli atti del comune, potrà essere consultato.
Ecco, nel rivolgerci a tutti i candidati alla carica di sindaco, gradiremmo conoscere le loro valutazioni e i loro impegni sulle proposte da noi avanzate. E’ questo, per Claai e Confapi, l’unico modo di valutare la credibilità dei candidati e degli impegni chei sentiranno di assumere nel corso di questo scorcio di confronto elettorale. Che si sta svolgendo in un momento di crisi drammatica per la città, ma in modo particolare per le imprese. Le quali oltre alla mancanza di opportunità di lavoro, si vedono addirittura negare il credito, oppure sono costrette a pagare il denaro con tassi esosi. Che “mangiano” quel margine di utile che le imprese riescono a realizzare.
Particolarmente grave è la situazione in cui versano le imprese edili e dei settori collegati. Grazie al ritardo con il quale si è giunti all’avvio dell’adozione del nuovo strumento urbanistico. Cosa per la quale, tutti i candidati, dovrebbero assumere un impegno preciso e vincolante, affinchè la definitiva approvazione di quello strumento, sia messa al primo punto dell’attività della nuova amministrazione comunale, dando così un’immediata risposta alla città e alle imprese.
Di non secondaria importanza è la delicatissima questione della legalità e della trasparenza negli appalti pubblici di competenza del Comune. Perché non mancano casi di opacità, di affidamenti dei lavori molto discutibili, come pure dell’inaccettabile pratica dei ribassi che vanno, a volte, oltre il 50% dell’importo dei lavori a base d’asta. Con quello che ne consegue in termini di qualità delle opere e della stessa sicurezza delle imprese e dei lavoratori.
In questo contesto, Claai e Confapi, avanzano una precisa proposta: rivedere il meccanismo dell’affidamento di lavori e forniture alle imprese iscritte nel cosiddetto Albo di fiducia del comune. Poiché si verificherebbe, non poche volte, che alcune ditte, direttamente o indirettamente, sarebbero beneficiarie di quegli affidamenti. Insieme a questo gravissimo dato, da noi già denunciato pubblicamente, il Comune deve rendere trasparente, grazie al web, tutta la procedura sugli appalti di propria competenza.
Sulle proposte ci fermiamo qui, rimandando, comunque,, al quel nostro documento sopra menzionato.
Claai e Confapi, a differenza di altre associazioni, non intendono stabilire rapporti privilegiati con nessun schieramento politico, ma valuteranno solo le scelte e gli atti concreti che le amministrazioni adotteranno. E’ questa la nostra autonomia, culturale e politica, che ci fa essere solo soggetti preposti alla tutela degli interessi delle imprese rappresentate, sia pure nel quadro di un interesse più grande! Che è quello di avere, finalmente, una città che funzioni e che agevoli l’attitudine all’intrapresa degli imprenditori brindisini.
Insomma, un ambiente favorevole e virtuoso, a burocrazia zero, è la condizione indispensabile per creare lavoro, per consolidare le imprese esistenti e crearne di nuove.
LA CLAAI E LA CONFAPI DI BRINDISI
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