Brindisi, 21/04/2012

Vertenza Italpol: Cobas dopo il sit in in Piazza S. Teresa

Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato ha realizzato nella mattinata di Venerdì 20 Aprile un sit-in dei lavoratori licenziati dall’istituto di vigilanza Italpol.
Nel corso della stessa mattinata una delegazione di lavoratori licenziati sostenuti dal sindacato Cobas ha incontrato prima l’ Assessore al Mercato del Lavoro, Enzo Ecclesie, e successivamente il Vice Prefetto Rita Iaculli.
Il Sindacato Cobas vuole intanto rimarcare un aspetto singolare di questa vicenda che ha per alcuni aspetti dell’incredibile.
I lavoratori Italpol hanno perso il posto di lavoro perché il proprietario ha ceduto le sue attività ad altre aziende, le quali non hanno voluto assumere il personale.
Le nuove aziende pur di non assumere il personale Italpol stanno costringendo il proprio personale a turni ancora più massacranti di quelli a cui erano sottoposti precedentemente.
E come se di due lavoratori uno viene mandato a casa e l’altro rimasto svolge l’attività di entrambi.
A tutto questo aggiungiamo che i lavoratori Italpol non prendono un euro da 4 mesi perché l’azienda afferma di essere in una grave crisi economica.
Tutto questo è stato spiegato nel corso dell’incontro con l’Assessore al Mercato del Lavoro, Enzo Ecclesie, con il quale abbiamo concordato sulla necessità di una nuova riunione con la stessa Italpol per discutere a che punto è l'azienda con la domanda di cassa integrazione da presentare al Ministero e sugli stipendi arretrati.
La delegazione Cobas si è poi spostata in Prefettura dove siamo stati ricevuti dal Vice Prefetto ,dottoressa Rita Iaculli. Ricordiamo che in un precedente incontro realizzato lo scorso mese di marzo la dottoressa Iaculli aveva affermato che se da una parte non poteva imporre alle aziende l’assunzione dei lavoratori lasciati a terra da Italpol dall’altra avrebbe continuato a sensibilizzare gli enti preposti al controllo delle condizioni di lavoro degli istituti di vigilanza.
Siamo convinti che se le leggi sul lavoro fossero rispettate dagli istituti di vigilanza i posti di lavoro quasi raddoppierebbero , risolvendo intanto questa crisi dei lavoratori Italpol. Alla nostra domanda di cosa fosse accaduto nel corso di questo mese rivolta alla dottoressa Rita Iaculli la risposta è stata di questo tipo: Gli impegni che avevamo preso li stiamo mantenendo.
La Prefettura di Brindisi, nel corso delle sue normali attività di controllo, ha sospeso l’autorizzazione a 5 istituti di vigilanza . Inoltre nel corso delle ultime settimane il Ministero a fronte di adeguamenti legislativi relativi al settore della vigilanza ci ha chiesto di rafforzare i controlli, cosa a cui noi ci stiamo attenendo rigorosamente.
Inoltre ha affermato la Vice Prefetto che è nostro compito quello di vigilare sul rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro ; il nostro obiettivo è quello di arrivare alla firma di un protocollo con gli istituti di vigilanza, le parti sociali, rivolte proprio al rispetto delle leggi.
Ma qui, dice il Vice Prefetto, ci vuole una mano di tutti perché evidentemente non basta solo firmare un protocollo.
La Prefettura inoltre vorrebbe costituire l’albo delle guardie titolate a svolgere i compiti previsti per legge.
La delegazione Cobas ha dunque ringraziato per il lavoro svolto dal Vice Prefetto convinti che il rispetto delle leggi è quanto mai necessario nella giungla degli istituti di vigilanza, che porterebbe anche a sanare la situazione dei lavoratori Italpol rimasti a casa ingiustamente.

COMUNICATO STAMPA COBAS LAVORO PRIVATO