Brindisi, 27/04/2012

Filctem Cgil sulla vertenza ItalPlastica

Sosteniamo da sempre che le aziende che calpestano la dignità dei lavoratori non sono degne di restare nel nostro territorio.
Una di queste risulta essere Italplastica (ex Gianoplastica) che dopo anni di gestione precaria con il risultato finale del fallimento di Giano e la perdita da parte dei lavoratori di una mensilità e di altri diritti acquisiti, si ritrovano oggi , dopo un fitto d’azienda, a dover affrontare in maniera ancora più grave una situazione devastante, con una parte di loro che avanza stipendi a partire da Novembre 2011.
Una situazione inaccettabile ed anche ridicola, già due richieste avanzate della attivazione della cassa integrazione, la prima respinta la seconda di cui non si conosce ancora l’esito. Dopo aver esperito tutti i possibili percorsi per una soluzione positiva della vertenza purtroppo ai lavoratori è rimasta solo la via legale per far valere i propri diritti.
L’azienda continua, in modo spregiudicato, a richiamare in servizio i lavoratori senza però chiudere i debiti pregressi, e l’utilizzo del ricatto occupazionale sta anche creando ulteriori tensioni tra chi accetta di rientrare e chi no. Purtroppo, a tutt’oggi, non si è avuto nessun riscontro positivo né nelle sedi istituzionali né circa le denunce presentate all’ Ispettorato del Lavoro.
Come FILCTEM CGIL chiediamo un ripristino urgente dei diritti civili e sociali in questa vertenza e sollecitiamo gli organi competenti ad adottare ogni misura di garanzia per tutelare il lavoro in questo territorio, ciò al fine di scongiurare qualsiasi atto estremo legato alla disperazione di chi si vede completamente sconvolta la propria vita e quella dei propri familiari.

COMUNICATO STAMPA FILCTEM CGIL BRINDISI