Francavilla F.na, 25/05/2012

Nuovo PalaSport, Camassa: "il Comune si cosparga il capo di cenere"

Se il palasport di Francavilla non è stato, ad oggi, ancora ultimato è colpa (per bocca dell’Assessore al bilancio) di un giovane corrispondente di un’emittente locale, mentre l’Assessore ai lavori pubblici si lancia in una profezia: il palazzetto sarà ultimato nel mese di giugno (non si sa quale giorno) del 2013.
Queste sono le grandi novità, che l’Amministrazione comunale di Francavilla Fontana ha comunicato, questa mattina, in merito alla questione palasport.
Sulle “miserie politiche”, come le ha definite l’Assessore ai lavori pubblici, ovvero il confronto tra Salonna (segretario Noi Centro) lo stesso Assessore e il Consigliere Regionale eletto nella lista UDC brindisino, è stato recitato il più classico dei copioni della vecchia politica: “non è colpa nostra ma di chi ci ha preceduto”, anzi dei giornalisti che chiedono sempre le date di ultimazione dei lavori.
Ammettono candidamente di avere problemi con il patto di stabilità (cosi come aveva affermato da Salonna) tanto che i lavori in questi mesi sono stati rallentati. Sulla questione dei 355 Keuro che il Nostro Consigliere regionale ha energicamente sbloccato (forse) si scopre che non c’entravano nulla con il palazzetto bensì con i lavori di riqualificazione del centro storico.
In sostanza il duo Assessore comunale - Consigliere regionale hanno inveito ingiustamente contro Salonna il quale sosteneva esattamente la tesi che oggi l’Amministrazione ha illustrato. Per onore di cronaca hanno anche illustrato una loro modalità di uscita dall’empasse (sulla quale Salonna aveva offerto la disponibilità ha fornire la propria) che consiste nella vendita di alcuni terreni, lo sblocco dei 355 keuro e all’anticipo del 5% di altri finanziamenti diretti alla Zona Industriale.
Sarà quel che sarà, per il momento riteniamo che l’Amministrazione di Francavilla debba cospargersi il capo di cenere per il pressappochismo, con cui ha gestito la vicenda e soprattutto inveendo contro chi era più informato sui fatti.

Angelo Camassa
(Presidente associazione Nova Era)