Brindisi, 20/09/2012
Accorpamento Province, Vitali e Pdl contro Argese e Salonna
Sulla questione dell'accorpamento delle Province, continua la guerra dei comunicati che vede contrapposti, soprattutto, Noi Centro-UdC al Pdl.
La contesa si sposterà nei tribunali visto che per domani l'Onorevole Luigi Vitali ha fatto sapere che terrà una conferenza stampa per annunciare che denuncerà il Segretario provinciale dell’Udc Ciro Argese e il coordinatore provinciale di Noi Centro Giuseppe Salonna.
Appresa la notizia Argese e Salonna hanno inviato la nota che vi proponiamo nei passi salienti:
Abbiamo saputo che il segretario politico del Pdl Luigi Vitali intende dare vita ad uno show mediatico, per annunciare la presentazione di una denuncia querela nei nostri confronti.
Il segretario provinciale del pdl, proseguono Argese e Salonna, afferma che non è vero che ha votato l’approvazione della legge 135 del 07/08/2012 che all’art.17 ha decretato la morte della nostra provincia e della nostra città capoluogo.
Può ben comprendersi come dopo i continui e fragorosi insuccessi del recente passato lo stesso parlamentare sia ormai sull’orlo di una crisi di nervi, che, probabilmente, non gli consente di analizzare lucidamente la realtà dei fatti ed il tenore delle disposizioni di legge che egli stesso và a votare.
Sarebbe opportuno,a questo punto,chiedere al Segretario del Pdl se è vero o non è vero che,come abbiamo dichiarato :
1) Il decreto legge n.95 del 06/07/2012 all’art.17 stabiliva che entro 10 giorni dalla data di entrata in vigore il Governo avrebbe adottato i criteri minimi di superfice territoriale e di popolazione sufficienti e necessari per il mantenimento dell’esistenza delle singole Province;
2) In data 20/07/2012 il Governo ha quindi emanato la deliberazione con cui si è stabilito il requisito minimo territoriale di 2500 km quadrati e il requisito minimo di popolazione pari a 350.000 abitanti;
3) In data 07/08/2012 è stata da loro approvata la legge n.135 di conversione del succitato decreto che, non solo ha recepito i suddetti criteri che cancellano automaticamente, tra le altre, la nostra Provincia di Brindisi, ma, addirittura, ha introdotto per la prima volta il comma 4 bis dell’art.17 (che non esisteva nel decreto legge emanato il 06/07 dal Governo) con il quale i parlamentari,tra cui Vitali, hanno sancito la soppressione di Brindisi città capoluogo, salvo eventuali accordi con altri capoluoghi, come Taranto.
E’ chiaro ed evidente, per chi abbia solo un minimo di lucidità e di capacità di lettura delle leggi che si votano, che i parlamentari che hanno votato la legge n.135 (tra cui, a quanto pare, compare anche Vitali) hanno sostanzialmente soppresso la nostra provincia e Brindisi come città capoluogo.
I sottoscritti, quindi, non possono che confermare quanto già affermato sull’argomento evidenziando che si rimane stupiti innanzitutto per la piega giudiziaria che il Vitali, segretario politico del Pdl, sembrerebbe voler far prendere ad un dibattito strettamente politico e, forse soprattutto, della imprudente azione giudiziaria che lo stesso parlamentare-segretario vorrebbe intraprendere. Egli infatti essendo avvocato non può non sapere che la legge da lui votata stabilisce quanto sopra delineato. Pertanto,concludono Argese e Salonna, anche laddove l’avesse letta con ritardo rispetto alla votazione in aula, non può non sapere che denunciandoci per una inesistente diffamazione inoltrerebbe all’autorità giudiziaria una denuncia nei nostri confronti pur essendo pienamente consapevole della nostra innocenza, rendendosi quindi autore di una vera e propria calunnia.
Per completezza di informazione inviamo alla stampa il testo dell’art.17 del decreto 95,la deliberazione governativa del 20/07 che ha stabilito i criteri minimi di esistenza in vita delle Province ed il testo dell’art.17 che contiene il nuovo comma 4 bis della legge di conversione n.135/2012.
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