Brindisi, 27/09/2012
Vertice sul dormitorio: l'impegno delle istituzioni in attesa del CAI di Tuturano
Si è svolto stamani un vertice, convocato dal sindaco Mimmo Consales, in riferimento alle questione del dormitorio di via Provinciale per San Vito. All’incontro, svoltosi presso la sala conferenze di Palazzo Nervegna, hanno preso parte, oltre al sindaco, il vice sindaco Paola Baldassarre, gli assessori comunali ai Servizi Sociali ed ai Lavori Pubblici Marika Rollo ed Enzo Ecclesie, il vice segretario comunale Costantino Del Citerna, il dirigente comunale del settore Lavori Pubblici Pietro Cafaro, l’arcivescovo di Brindisi, mons. Rocco Talucci, il direttore Area Regione Puglia, dr.ssa Antonella Bisceglia, l’assessore provinciale Bilancio e Patrimonio Enzo Baldassarre, l’assistente sociale della Provincia Mariella Consales, il vice presidente dell’ASI Cosimo Convertino, il comandante Quartier Generale delle Forze da Sbarco Erminio Larocca, il responsabile logistico del World Food Programme Ivo Santi, il comandante dei Vigili del Fuoco Carlo Federico, il segretario generale dell’Autorità Portuale Nicola Del Nobile, il vice comandante del Comando Marina Militare Andrea Signore, il direttore della Caritas Teodoro Romano, il direttore della Caritas Diocesana Bruno Mitrugno, l’ing. Giuseppe Augusto della Protezione Civile, il comandante della Polizia Municipale Teodoro Nigro.
L’incontro è stato introdotto dal sindaco Consales, il quale ha illustrato lo stato emergenziale in cui versa la struttura di via Provinciale per San Vito. “Un problema di cui il Comune si è fatto carico – ha proseguito il sindaco – pur non avendo competenze specifiche. La situazione attuale rappresenta una vergogna per la città e per il territorio ed è, pertanto, necessario ripristinare condizioni di vivibilità minime per gli ospiti (160 circa). Va dato, tuttavia, atto alla Caritas (a cui l’immobile è stato dato in comodato) di aver svolto un grande lavoro. È bene che tutti sappiano che oggi su quella struttura pende un’ordinanza di sgombero e nonostante questo, a tutt’oggi, la Questura continua ad inviare all’interno altri immigrati, tanto che molti di loro hanno proprio lì la propria residenza anagrafica. Adesso, quindi, è fondamentale sgomberare l’immobile per poterlo riportare alle condizioni di sicurezza e di vivibilità. A tale proposito, abbiamo reperito risorse per 85mila euro per gli interventi urgentissimi. Una volta ultimati i lavori di messa in sicurezza, la struttura sarà dotata di 80 posti letto, altrettanti comodini, armadi e kit di biancheria per letti, oltre ad un nuovo blocco di servizi igienici. E sarà fondamentale non superare il tetto massimo di 80 ospiti. Poiché, però, occorreranno almeno un paio di mesi per ultimare le opere - ed in attesa di realizzare a Tuturano, in via De’ Leo, un centro di accoglienza per immigrati (VEDI SOTTO), i cui lavori inizieranno dal 1° ottobre - nel frattempo è necessario individuare una soluzione temporanea in cui poter ospitare gli immigrati attualmente ricoverati nel dormitorio di via Provinciale per San Vito. Ed è questo il motivo per il quale ho convocato questo vertice, per poter, cioè - con l’apporto di tutti gli Organi ed Enti che operano nel campo della immigrazione, o che comunque possano fornire la necessaria collaborazione - risolvere stabilmente tale problematica, in un quadro di integrazione e di tutela dei diritti che parta dalla prima accoglienza”.
Subito dopo il sindaco, è intervenuto mons. Rocco Talucci, il quale ha ringraziato l’Amministrazione comunale per la collaborazione ed ha sottolineato il lavoro svolto dalla Caritas in questi anni. “E’ necessario – ha detto – evitare uno scandalo per la città, scongiurare ulteriori disagi per gli immigrati, ripristinando le minime condizioni di vivibilità e, quindi, individuare nell’immediato una soluzione praticabile e consona. Per cui invito tutti ad impegnarsi in tal senso”.
Subito dopo l’intervento dell’arcivescovo, si è passati alle proposte. Diverse le ipotesi che sono emerse per l’accoglienza temporanea degli immigrati, tra cui quella della Caritas di utilizzare il campetto sportivo adiacente la vecchia caserma dei Vigili del Fuoco ed ancora di competenza di questi ultimi. Una proposta, però, che – stando a quanto detto dal comandante dei VV.FF Carlo Federico - non dovrebbe essere praticabile perché è tuttora in uso agli stessi Vigili per le manovre di colonna mobile e, “comunque – ha detto l’ing. Federico – presenta problemi di allagamento”. Il comandante delle Forze da Sbarco Erminio Larocca ha affermato che, purtroppo, la caserma “Carlotto” non dispone né di strutture, né di aree, né di attrezzature da destinare allo scopo. Scartata l’ipotesi dell’Autorità Portuale dell’area di via Spalato, è stata accolta con favore la disponibilità del World Food Programme di mettere a disposizione per l’accoglienza una struttura tensostatica di 240 metri quadrati che, tuttavia, da sola, risulta insufficiente per le necessità. La Marina Militare, invece, ha riferito di non avere strutture, ma di poter verificare la disponibilità di aree, fermo restando che ha necessità di conoscere le caratteristiche dell’area di cui si ha bisogno. Dal successivo confronto scaturito tra tutti i partecipanti, è emerso che l’ipotesi più praticabile è quella relativa al grande parcheggio a Costa Morena - che è di competenza dell’ASI - perché è asfaltata, dotata di fogna e non troppo distante dalla città. A tale proposito, il vice presidente Cosimo Convertino ha dato la disponibilità di massima dell’Ente, fermo restando che avrebbe dovuto effettuare prima una verifica. La dr.ssa Bisceglia della Regione Puglia ha, invece, fatto sapere che si sta attivando per reperire tende e containers da installare nell’area che verrà destinata a centro provvisorio di accoglienza ed ha informato contestualmente della esistenza di un bando e, quindi, di fondi per un totale di 700mila euro, per la realizzazione di Centri Polifunzionali per l’accoglienza degli immigrati, a cui il Comune di Brindisi può partecipare. Infine, l’assessore provinciale Enzo Baldassarre ha dato la disponibilità del suo Ente nel mettere a disposizione professionalità per offrire assistenza agli immigrati.
“Dopo l’immediata verifica della fattibilità dell’ipotesi relativa al parcheggio di Costa Morena – ha concluso il sindaco Consales – aggiorneremo il tavolo nei prossimi giorni. Infine, qualunque sarà la soluzione temporanea che adotteremo, è mio intendimento fare in modo che agli immigrati sia garantito anche il pasto serale. Ma di questo e di altri dettagli tecnici, discuteremo nelle prossime riunioni”.
CENTRO DI ACCOGLIENZA IMMIGRATI alla via De Leo a Tuturano:
Costo del progetto €. 1.620.790,00
La ditta Monteco si è impegnata ad ultimare le operazione di risanamento ambientale dell’area di cantiere per il giorno 29 settembre ( sabato).
La ditta appaltatrice, alla quale sono stati consegnati i lavori, darà effettivo inizio agli stessi il lunedì successivo 1 ottobre. Il tempo assegnato per dare ultimati i lavori è di gg. 300 dalla data di effettivo inizio.
IMMOBILE COMUNALE SITO ALLA VIA PROV. SAN VITO dato in uso alla Caritas per il ricovero notturno di immigrati.
Costo del progetto €.85.000,00
L’immobile in argomento è un capannone industriale (non ha le caratteristiche di fabbricato civile) dato in comodato alla Caritas che lo utilizza per il ricovero di immigrati privi di abitazione. L’intervento non modifica le caratteristiche fisiche dell’immobile, bensì è finalizzato a far conseguire allo stesso alcuni requisiti minimi di sicurezza.
I lavori, in particolare, sono finalizzati alla eliminazione del percolo d’incendio ed al miglioramento igienico sanitario della struttura, prevedendo la possibilità di utilizzo dell’immobile per il ricovero serale di senza tetto per un numero massimo di 80 persone.
L’intervento consiste essenzialmente in:
Rifacimento della linea di alimentazione elettrica dell’immobile, che sarà suddivisa in due linee dorsali: una destinata alla illuminazione a soffitto del capannone nelle ore serali ed alla illuminazione dei percorsi con luce azzurra (anche di emergenza) nelle ore notturne; l’altra alla alimentazione di una pompa di calore per il riscaldamento/rinfrescamento del capannone.
Non sarà previsto l’utilizzo di energia elettrica per usi personali da parte degli assistiti per nessuna ragione. Il tutto verrà comandato da un unico quadro elettrico mediante recupero di uno dei tanti quadri elettrici presenti nella struttura, che verranno eliminati.
Riparazione del prefabbricato servizi igienici esistente e ripristino della funzionalità di tutti gli apparecchi sanitari presenti.
Realizzazione, all’interno del capannone, di un nuovo blocco di servizi igienici che ne raddoppierà il numero a disposizione,: così da avere a disposizione , in totale, n. 10 vasi igienici e n. 6 docce oltre a n. 6 lavabi.. Il locale verrà ricavato all’interno del capannone mediante due murature perimetrali addossate in un angolo del capannone. Le pareti interne del locale così ricavato verranno rivestite con piastrelle ceramiche sino all’altezza dell’architrave delle porte.
Eliminazione di tutti i letti esistenti e di tutti i ganci, appendini, sostegni, ecc. utilizzati dagli utenti per deposito del vestiario personale.
Verranno forniti n. 80 nuovi letti in metallo completi di materassi e cuscini in materiale ignifugo; n. 80 comodini e n. 80 armadi, tutti in metallo e con chiusura a chiave, per il deposito del vestiario e degli effetti personali. Verranno forniti, altresì, n° 80 Kit biancheria letto comprendente lenzuola, federa e piumino in sacca copriletto, il tutto in materiale ignifugo.
Ai fini della prevenzione incendi, oltre a sequestrare tutti i fornellini a gas o elettrici presenti nel fabbricato, verranno posti segnali di divieto d’uso di tali attrezzature e, comunque, divieto di usare fiamme libere.
La struttura, sempre per motivi di prevenzione incendi, verrà dotata di n° 6 estintori portatili per classi di fuoco A (combustibili solidi), B (combustibili liquidi) da 6Kg. ciascuno e di n° 2 estintori carrellati per classi di fuoco A (combustibili solidi), B (combustibili liquidi), C (combustibili gassosi)da 50Kg. ciascuno.
Verrà fornito un impianto di riscaldamento/rinfrescamento a pompa di calore con una unità esterna e n. 10 unità interne.
Verranno eliminate tutte le superfetazioni interne ed esterne e verranno ripristinate le aiuole con nuovo terreno vegetale.
- Verranno, infine, stuccate e tinteggiate tutte le pareti e verrà effettuata una pulizia straordinaria finale.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
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