Brindisi, 17/10/2012

Forum Ambiente: "lavoro e ambiente priorità della politica"

La questione del riordino delle province avrà pure la sua rilevanza ma, come abbiamo già detto, la via è ormai tracciata da una legge che ha fissato alcuni paletti entro i quali per Brindisi è possibile solo attivarsi – e non risulta sia stato fatto con la necessaria determinazione - per fare in modo che alcuni servizi essenziali (uffici e Forze di sicurezza, sanità pubblica, istruzione scolastica, gestione del porto, ecc.) non subiscano assurde riduzioni e vengano invece potenziate. In questa ottica una particolare attenzione meritano i servizi di sicurezza per l’entità e la gravità degli atti criminali (criminalità organizzata e microcriminalità) che giorno dopo giorno segnano di paura e spesso di lutto il nostro territorio.
Ciò premesso, vogliamo prospettare alle Istituzioni e alle rappresentanze politiche locali l’ esigenza che al centro delle loro iniziative e delle loro attività siano messi i due grandi problemi che sono in cima alle preoccupazioni e alle domande della nostra gente: il lavoro con l’estendersi dei fenomeni di disoccupazione e precarietà e la situazione ambientale che richiede interventi efficaci ed urgenti
. Se le istituzioni locali non dovessero affrontare adeguatamente questi problemi verrebbero clamorosamente meno al mandato primario che l’ordinamento e gli elettori hanno ad essi affidato. Non sono, quindi, consentiti diversivi di sorta e va esercitato il massimo senso di responsabilità in un momento assai delicato per la vita e per il futuro della comunità brindisina.
Per quanto attiene al lavoro, occorrerebbe promuovere, anche attraverso servizi di orientamento e di sostegno nonché di formazione professionale, tutte le iniziative rivolte a favorire la sopravvivenza delle piccole imprese in difficoltà e la costituzione di nuove aziende anche in forma cooperativa. Così come sarebbe necessario dare corso alle opere di bonifica dei territori inquinati, di risanamento delle periferie e di riqualificazione urbanistica ed edilizia. E ciò tenendo conto che tali settori sono stati oggetto di accordi e impegni di spesa restati senza seguito.
Per l’ambiente, vanno tradotti in interventi e misure concrete gli impegni richiesti e ampiamente accolti concernenti la riduzione di almeno il 30% del carbone bruciato negli impianti del polo energetico, la chiusura della centrale di Brindisi Nord con la salvaguardia dei posti di lavoro e la pressione da esercitare nei confronti del Governo perché venga definitivamente chiusa, sul versante amministrativo, la questione del rigassificatore che incombe come una minaccia sul nostro territorio condizionandone lo sviluppo.

COMUNICATO STAMPA FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO