Ceglie M.ca, 08/11/2012
Riordino Province, centrosinistra: "il Sindaco smentisce se stesso"
Ancora una volta gli interessi politici di pochi hanno prevalso sugli interessi generali della stragrande maggioranza cittadini.
Ieri sera la Giunta Caroli, sostenuta da una maggioranza sempre più silenziosa, ha tirato fuori dal cilindro l'ennesimo pasticcio, frutto della totale inaffidabilità politico-amministrativa del Sindaco Caroli e di chi losostiene.
Mentre lunedì mattina a Brindisi in una riunione convocata dal Sindaco di Brindisi insieme a tutti i Sindaci dei Comuni dell' ex Provincia di Brindisi, Caroli sottoscriveva un documento con il quale si chiedeva al governo di riconsiderare la possibilità di costituire un unica grande provincia del Grande Salento, cioe Lecce-Brindisi-Taranto, nel Consiglio Comunale di ieri sera smentiva se stesso.
Con disinvoltura e con grande "abilità", il Sindaco Caroli infatti arrivava in Consiglio Comunale con la proposta di aderire alla Provincia di Lecce, dal Lunedi al Mercoledi il Sindaco "trapezista" aveva cambiato idea, in un colpo solo, a distanza di un giorno, egli stesso rinnegava quella firma apposta in calce insieme a tutti gli altri Sindaci.
Il Consiglio Comunale con il voto favorevole dei consiglieri comunali del centrodestra "sempre a corto di parole", ha deciso e quindi ha deliberato di aderire alla Provincia di Lecce. Dopo una serie di interventi delle opposizioni che hanno sottolineato l'inaffidabilità del primo cittadino, che un giorno firma una cosa ed il giorno dopo vota una cosa completamente opposta,
Il Centro-sinistra ha sottolineato l'inaffidabilità del primo cittadino, che un giorno firma una cosa ed il giorno dopo vota una cosa completamente opposta, sostenendo la opportunità di costruire la macro provincia di Lecce Brindisi Taranto ed in subordine ha proposto di aderire alla Provincia di Taranto.
Una proposta che teneva insieme gli interessi di un territorio omegeneo e integrato come quello della valle d'itria fulcro di una politica di sviluppo turistico che poteva vedere insieme comuni come Ceglie M.ca, Ostuni, Cisternino, Martina Franca, Villa Castelli.
Oggi invece con questa scelta scellerata e senza testa di chi amministra la nostra città, solo Ceglie si stacca dalla Valle D'itria per emigrare verso Lecce, lasciando agli altri Comuni lo scettro della Valle D'itria.
Ora è tutto chiaro, i seguaci cegliesi del partito di Fitto hanno portato in dono al loro capo la città di Ceglie M.ca poco importa loro salvaguardare gli interessi economici e turistici della nostra terra, ne importa i disagi provocati dall'appartenza ad un territorio lontano in tutti i sensi dalla nostra città.
Il Sindaco Caroli e tutti i suoi consiglieri di maggioranza tra le altre cose lasciano alla città la pesante eredità di appartenere alla Provincia di Lecce con tutto quello che ne deriva i cui effetti inizieranno a farsi sentire al più presto.
COMUNICATO STAMPA CONSIGLIERI COMUNALI DEL CENTROSINISTRA DI CEGLIE M.CA -
ROCCO ARGENTIERO, TOMMASO ARGENTIERO, NICOLA TRINCHERA
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