Brindisi, 13/11/2012
La protesta del personale della scuola
La scuola brindisina, come in tutta Italia, è impegnata in iniziative di mobilitazione che sfoceranno nello sciopero del 24 novembre. Queste scaturiscono da diverse motivazioni alle quali si legano precisi obiettivi che sono al centro di un’azione sindacale forte e incisiva.
Oggi i lavoratori della scuola della provincia di Brindisi si sono riuniti in una affollatissima assemblea presso l’Istituto Tecnico
Industriale.
Al confronto erano presenti le organizzazioni sindacali FLC CGIL, GILDA, SNALS, UIL.
Al termine di un approfondito dibattito e confronto con le OO.SS. è stata approvata la seguente mozione:
I LAVORATORI DELLA SCUOLA DELLA PROVINCIA DI BRINDISI
riunitisi in assemblea sindacale il giorno 13 novembre 2012 presso l’Istituto Tecnico
Industriale, dopo approfondito dibattito e confronto con le OO.SS. presenti (FLC CGIL, GILDA,
SNALS, UIL) approvano la seguente mozione:
ESPRIMONO
grande preoccupazione, indignazione e profondo dissenso nei confronti delle scelte politiche
del Ministro Profumo e, più in generale, del Governo che rischiano di dare il colpo di grazia
alla scuola Italiana, già colpita dai numerosi tagli e interventi penalizzanti negli ultimi anni
(basta ricordare l’innalzamento del rapporto alunni-insegnanti, l’accorpamento degli Istituti,
la riduzione dei posti di Dirigente Scolastico, dei DSGA, dell’organico ATA e Docente e
numerosi interventi nei confronti di alcune categorie, spesso le più deboli, i “precari”.).
DENUNCIANO
i tagli da anni fatti alla scuola sia in termini di organici (docenti, ATA, in Italia ed
all’estero), sia di finanziamenti, sia di strutture;
l’indiscriminato aumento dei requisiti per il pensionamento, con la conseguenza che
non si sono liberati nuovi posti di lavoro e che, in brevissimo tempo, avremo i
lavoratori più anziani d’Europa. Senza contare che l’imporre elevatissimi limiti di età in
certe situazioni e professioni usuranti (come lo è quella del docente) rischia di minare
la stessa qualità e sicurezza del servizio, si pensi, ad esempio, a un docente di scuola
dell’infanzia ….;
il blocco dei contratti da diversi anni, solo nel pubblico impiego, così come gli scatti di
anzianità. Ciò ha prodotto una notevole perdita del potere d’acquisto e ci sta
portando ad avere nella scuola gli stipendi più bassi d’Europa;
le incursioni legislative su temi contrattuali;
l’indizione di un Concorso inutile, costoso e dannoso.
OGGI SIAMO IN PRESENZA
a) del fallito tentativo di conciliazione chiesto dalle OO.SS. per il mancato avvio della
trattativa sulle progressioni di anzianità;
b) dell’introduzione di disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità varato dal
Consiglio dei Ministri del 9 ottobre, con misure che, stravolgendo in modo unilaterale e
di dubbia legittimità il contratto nazionale di lavoro, prefigurano un pesante aggravio
dei carichi di lavoro del personale docente:
c) dello svolgimento di un concorso inutile, costoso e dannoso in quanto lede i diritti
acquisiti di numerosi docenti precari di cui si rimanda, per l’ennesima volta, la
stabilizzazione.
PER QUESTO LA SCUOLA REALE
CHIEDE,
OLTRE ALLA NATURALE CONTROPARTE GOVERNO E MINISTRO,
ANCHE A TUTTE LE FORZE POLITICHE,
in particolare a quelle che compongono l’attuale maggioranza governativa:
di emendare il disegno di legge di stabilità eliminando ogni incursione su tematiche
oggetto del CCNL;
di sbloccare il riconoscimento delle anzianità per l’anno 2011 , con l’emanazione
dell’atto di indirizzo all’ ARAN;
di consentire anche ai pubblici dipendenti il recupero del potere d’acquisto delle
retribuzioni;
di dare avvio alla soluzione di tutte le problematiche specifiche che affliggono la scuola
e il suo personale;
di considerare istruzione e formazione come soggetti su cui investire per lo sviluppo del
futuro del nostro Paese e non settori su cui operare interventi di taglio per recuperare
risorse;
SOLLECITA
tutto il personale scolastico a una mobilitazione* finché non sussistano elementi certi almeno
sulle voci delle anzianità e del rispetto del CCNL;
INVITA
studenti, famiglie e opinione pubblica in generale di non cadere nel gioco di chi vuol
accreditare un’immagine distorta e falsa del lavoro nella scuola.
*I sindacati FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Fgu chiamano la
categoria a sostenere con la più ampia partecipazione le iniziative di mobilitazione messe in
atto, che oltre ad esprimere il crescente disagio e la forte indignazione dei lavoratori puntano
a obiettivi precisi e chiari: salvaguardare retribuzioni che già scontano gli effetti del blocco
imposto ai salari del pubblico impiego, respingere l’ennesimo attacco a condizioni di lavoro
rese spesso insostenibili dai pesanti tagli di organico degli anni scorsi, difendere il ruolo e le
prerogative contrattuali del sindacato, impedire un’ulteriore perdita di posti di lavoro nella
scuola.
- Immediata sospensione di ogni attività non obbligatoria
• prestazione di lavoro straordinario;
• funzioni strumentali;
• funzioni di collaborazione del Dirigente Scolastico;
• funzioni di coordinamento dei consigli di classe;
• partecipazione a tutti i progetti previsti nel POF e finanziati dal Fondo di Istituto;
• attività del Gruppo Sportivo;
• attività connesse con i PON;
• attività connesse con le visite guidate e con i viaggi di istruzione;
- Campagna di informazione/protesta con lettere ed e-mail
-Presìdi e incontri con istituzioni e forze politiche a livello centrale e periferico
- 24 novembre sciopero per l’intera giornata
- Manifestazione nazionale a Roma
Con l’insieme delle iniziative di mobilitazione e di sciopero siamo impegnati a raccogliere ed
esprimere, sugli obiettivi prefissati, la più vasta unità della categoria. |