Brindisi, 20/11/2012
Forum ambiente su Rapporto sentieri e diversivi politici
Alcuni giorni fa sono stati diffusi i dati del rapporto “Sentieri” realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità nei siti di interesse nazionale (SIN) considerati prioritari ai fini della bonifica di aree inquinate.
I dati, in un quadro generale di profonda criticità, dimostrano l’elevato eccesso, rispetto alle attese, di tumori della pleura e della laringe (nelle donne) e di malformazioni neonatali.
Quel che avviene è che i dati sono fermi al 2002, anche perché gli interventi, previsti nel piano di risanamento dell’area ad elevato rischio di crisi ambientale, divenuto sulla carta operativo con decreto del Presidente della Repubblica dell’aprile 1998, sono rimasti relegati nel mondo delle idee.
Il registro tumori , l’osservatorio epidemiologico permanente, l’indagine epidemiologica sui lavoratori e sui cittadini a rischio sono, infatti, progetti approvati e finanziati ma inattivati.
Il monitoraggio in continuo di indicatori ambientali, ritenuti essenziali, anche esso approvato e finanziato, non è mai stato realizzato con l’effetto che, a bocca di camino, vengono rilevate senza alcuna diretta gestione pubblica soltanto le emissioni in atmosfera ad opera degli impianti di ENEL ed Edipower.
Addirittura sconcertante è quanto emerso in occasione dell’ennesimo incendio nel deposito dell’Alfa Edile: i valori di diossina e di idrocarburi policiclici aromatici, infatti, hanno avuto picchi enormemente superiori ai limiti di esposizione sanitaria tollerabile e, visto che parliamo di pericolosissimi cancerogeni non certo biodegradabili, il rischio non è semplicemente correlato ai limiti di emissione, ma anche all’ingresso di tali sostanze nella catena biologica ed alimentare, come dimostrano gli interventi su latte e sui derivati fatti a Taranto.
Siamo di fronte ad una emergenza sanitaria che richiede tempestivi ed efficaci interventi coordinati in un progetto che, al tempo stesso, tuteli la salute dei cittadini e promuova l’occupazione.
Salute e lavoro sono i due valori fondamentali che costituiscono il banco di prova dei progetti e degli impegni politici delle istituzioni sociali e dei partiti.
Due valori che non sembra siano al primo punto dell’ordine del giorno della agenda nella politica locale, “affaccendata” peraltro fra errori e ritardi, in “ tutt’altre faccende” come quella del riordino delle province, che ha tutta l’aria di essere un penoso diversivo.
COMUNICATO STAMPA FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
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