Brindisi, 08/05/2012
Forum Ambiente: "bloccare i trafficanti di rifiuti"
Nell'aprile di quest'anno i Carabinieri della Stazione di Pezze di Greco hanno individuato, in Torre Canne di Fasano – località Tuppina,un sito a cielo aperto in cui sono stati sversati illecitamente rifiuti ed alcune lastre ondulate “eternit” in amianto. Nello stesso mese la Polizia municipale ha rinvenuto sulla strada comunale Gravinella, in agro di Fasano, una discarica a cielo aperto di onduline di eternit, sbrecciate ed attaccate da muschi e licheni. Il Comando Stazione del Corpo forestale di Ostuni ha sequestrato un opificio oleario sito in località “Pagliarulo” nel comune di Carovigno.
E non basta perché a seguito di un’attività di controllo delle guardie forestali è stata scoperta un’attività di smaltimento illecito della sansa umida e dei rifiuti di risulta dal lavaggio delle olive sui terreni adiacenti al sito.
A fine di marzo scorso poi, lungo la Strada Statale 16 Brindisi-San vito dei Normanni, nella località “Contrada Chiusura Grande” e località “Mascava”, nell'ambito di specifici servizi di controllo ambientale, i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza una cava dismessa ed un’area agricola, estese complessivamente per circa trentamila metri quadrati, sulle quali erano stati illecitamente stoccate e tombate quindicimila tonnellate circa di rifiuti speciali, costituiti da fanghi di dragaggio provenienti dal Porto di Taranto relativi all’area “ex Belleli”, inerti da demolizioni edili, conglomerato bituminoso, plastiche e rifiuti ferrosi.
In ordine a quest’ultimo episodio va rilevato che i primi accertamenti escludono la possibilità che i citati fanghi di dragaggio potessero essere utilizzati per ripristini ambientali in terreni agricoli, essendo gli stessi impiegabili solo per ricolmamenti in aree ad uso industriale con falda acquifera naturalmente salinizzata. L’area in questione non è lontana dalla contrada Autigno, già sede delle discariche di rifiuti urbani e dalla discarica Formica. In questo allarmante quadro va anche tenuto presente che all'inizio del 2012 una abitazione della contrada era stata oggetto di un attentato incendiario. Un Comitato di zona ha anche inoltrato una denuncia all'Autorità Giudiziaria chiedendo indagini sulle difficili condizioni di vita a cui ormai erano sottoposti gli abitanti dell’area per la presenza di discariche vecchie e nuove e ricordando che i problemi non riguardavano solo l’aria ma anche l’inquinamento del sottosuolo. Ancora alla fine di aprile va registrato inoltre un sequestro di rifiuti nelle campagne nel brindisino ad opera dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce.Nel prosieguo delle attività d’indagine inerenti alla destinazione dei fanghi di dragaggio provenienti dal porto di Taranto relativi all'ex area Belleli, l'Arma ha sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza un terreno agricolo esteso per complessivi quindicimila metri quadrati sul quale erano stati illecitamente stoccati e tombati rifiuti speciali, costituiti da rifiuti plastici, edili, ferrosi e dai citati fanghi di dragaggio.
Siamo di fronte ad una recrudescenza di gravi attività illecite meritoriamente repressa dalle Forze dell'Ordine ma che potrebbe essere solo l’iceberg di un fenomeno (e forse di un progetto) molto più vasto che va urgentemente bloccato. Una istanza che rivolgiamo ai responsabili delle Amministrazioni Locali e dei competenti Organi Istituzionali confidando che essi vogliano fermare gli abusi e le violenze dei trafficanti di rifiuti industriali con appropriati interventi non solo sul versante repressivo ma anche su quello, urgente ed indispensabile, di una più efficace prevenzione .
COMUNICATO STAMPA
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