Brindisi, 31/07/2013
Elefante (Pd): "il Pd in uscita dalla crisi verso il congresso"
Relazione Integrale (formato pdf)
Venerdì 19 Luglio 2013 si è tenuto il Direttivo Cittadino del Partito Democratico di Brindisi durante il quale è stato presentato da parte del Segretario Cittadino Antonio Elefante il Documento “L'uscita da una crisi, verso il congresso, il PD che fa...”.
Un Direttivo molto partecipato che vista la molteplicità degli interventi – quasi tutti in piena sintonia con la relazione del Segretario – è stato aggiornato e concluso nella serata del 24 Luglio dopo un proficuo confronto su una relazione che ha fatto il punto in maniera dettagliata su vari argomenti partendo da quello che deve essere il ruolo del Partito Democratico, unico partito ancora esistente e che - nonostante la sua infinita discussione interna – ha ancora un futuro da scrivere, sulle sue spalle grandi responsabilità da assumere e un ruolo principale da dover svolgere in Italia ed in Europa.
Di seguito si propone una sintesi della relazione introduttiva redatta da Antonio Elegante, Segretario Cittadino PD di Brindisi. Dall'apposito link è possibile eseguire il download del testo integrale del documento
LA CRISI E L’EUROPA:
E’ stato espresso chiaramente come il paese Italia ce la fa, se l'Europa ce la fa; l' Europa ce la può fare solo se tutti gli stati membri hanno l'opportunità di potercela fare.
Per questo, il Partito Democratico deve avere il coraggio e la forza di mettere in discussione le attuali regole economiche e di bilancio che hanno governato negli ultimi anni nonché avere un’azione propulsiva per attuare le direttive sociali e soprattutto coordinare le politiche del lavoro, fiscali e e del welfare in un’ottica più sociale e propulsiva verso l’eguaglianza dei diritti e delle condizioni di vita)
LA CRISI DELL’IDENTITÀ:
Oltre la crisi economica, il fenomeno più grave e preoccupante che si è sviluppato in questi ultimi venti anni è la crisi di identità: in Italia, così come in tutta Europa, gran parte dei soggetti collettivi sono in grossa difficoltà identitaria: i sindacati, le associazioni di categoria, i partiti.
Per quanto riguarda i partiti, in particolare, le cause sono molteplici, ma tra queste ha sicuramente un ruolo fondamentale - specie per il PD - una mancata visione chiara di quello che dovrà essere il mondo del lavoro.
La precarietà ha determinato instabilità occupazionale e povertà sociale, una confusa e limitata visione industriale e una incapacità di combinarla con le questioni ambientali ; il calo generalizzato di capacità imprenditoriale, il ritardo strutturale nel completamento delle reti infrastrutturali, materiali ed immateriali, hanno aumentato disoccupazione sia in uscita che in entrata. I diversi successivi e disarticolati interventi sulla flessibilità non solo hanno destabilizzato il mondo del lavoro ma ne hanno anche abbassato la qualità.
Il PARTITO DEMOCRATICO e L'IDENTITÀ:
Il PD, per storia, vive con perenni discussioni interne, ma dovremmo sapere che se da una parte la critica interna è sintomo di libertà, senza la quale non ci sarebbe democrazia, dall’altra ci sono momenti in cui bisogna assumersi l’onere dell’azione oltre i quali la recita della critica e del protagonismo di parte, il "giocare al tatticismo" produce solo danni perché i cittadini non ci danno più tempo, non ne abbiamo più! La degenerazione di rappresentanza ha colpito anche la politica perché questa degenerazione ha influenzato gli stessi partiti e il PD non è rimasto immune.
La politica non può fare a meno dei partiti perché essi garantiscono la democrazia. e , per quanto ci riguarda, se il PD , quello di oggi, non cambia, questo paese potrebbe scegliere di farne veramente a meno: dobbiamo necessariamente cambiare, metterci in discussione, in tempi rapidi ed in modo concreto, per arrivare ad un pd forte, autorevole, riformista, capace di contrastare il liberalismo e capace, allo stesso tempo, di decidere chi dobbiamo essere, chi vogliamo rappresentare e soprattutto dove vogliamo andare. La Sinistra, più di tutte, ha patito da subito questa degenerazione, dimenticando perché essa è nata e, peggio ancora, uccidendo le speranze di chi ha sempre creduto nei suoi ideali.
In questi due anni e mezzo, con tutti gli errori commessi, e sono stati tanti, come tanti sono stati i risultati positivi, in un periodo difficile, abbiamo cambiato le cose, spostato equilibri e attaccato situazioni cristallizzate come mai si era fatto prima.
IL PD DI BRINDISI:
Dobbiamo accelerare sulla strada del rinnovamento e della elaborazione, facendo tesoro degli errori passati, includendo nuove risorse e contrastando il ritorno di alcune situazioni passate alquanto misteriose.
Tutti noi possiamo fare tanto per il partito, possiamo anche continuare, come è giusto che sia, a dissentire su tante cose, ma se si tolgono all'impegno politico alcuni principi basilari, se tale impegno viene ridotto ai soli giochi di potere, ai diplomatismi o a trattative e intese tra esponenti di partito, a conseguenti battaglie tra cordate precostituite senza libero dibattito e capacità di ascoltarsi, allora, evidentemente, si contribuisce ad aggravare una situazione di sfiducia e di disorientamento che ha già dimensioni allarmanti all'interno e fuori del partito.
Abbiamo bisogno di un partito forte, di una segreteria che lavora, di una direzione sempre presente e, visto che siamo noi a governare in città, di dirigenti e iscritti che si sentano gratificati per l'impegno profuso silenziosamente ogni giorno .
Magari solo per questo, per il semplice, ma fondamentale fatto di poter contare su un partito, è più forte ed autorevole, tanto quanto devono sentirsi tutti gli iscritti al partito capaci di contaminare di entusiasmo i tanti cittadini che guardano con interesse al PD.
IL PARTITO DEMOCRATICO E I CONGRESSI:
I congressi saranno le notti dei lunghi coltelli o una occasione unica di cambiamento?
I congressi sono alle porte; per alcuni, come sentiamo anche qui in città, sono diventati un' attesa quasi morbosa.
Per tutti gli altri può essere, a differenza del passato, non una occasione, ma l'occasione per fare del PD lo strumento collettivo per l'utilizzo non improprio, ma necessario del potere politico, così come lo voleva definire lo stesso Berlinguer.
Potere che deve scontrarsi con un mondo povero nell'economia, negli ideali , nelle persone.
Di una cosa siamo tutti convinti: in politica servono i partiti. A noi e soprattutto ai cittadini serve il PD. Al paese serve una politica che cambi il corso degli eventi.
Si e' sempre saputo come in questo periodo, a Brindisi, si uniscono le tante piccole debolezze credendo di fare forza, diventando invece una sola e grande debolezza che forse la stessa storia ha definitivamente accantonato e che nessuno, o quasi, vuole più ripetere.
Il PD e i congressi non possono essere occasione solo di rilancio personale , non possono essere luogo per soddisfare le proprie follie rancorose o, peggio ancora, autobus dove si sale e si scende a proprio piacimento magari non facendolo direttamente ma facendolo fare ai propri uomini per decidere in un pd che non gli appartiene più e sul quale non hanno più il diritto di decidere.
Questo e' un pd che ha programmato da subito il modello di città che vuole sviluppare, con un programma scritto da giovani, donne e uomini, quando non meno di un anno fa tutti i partiti di maggioranza delegarono noi a farlo.
Ecco perché abbiamo bisogno di un partito più a sinistra che affronti qualsiasi tema come generato da una propria esigenza di risolvere tutte le problematiche della città.
C’è bisogno, pero,' di un gruppo dirigente forte, di ogni iscritto che si senta forte, perché cosi più forte sarà il primo cittadino e il suo governo.
Ecco perché nel partito che vorremmo tutti i cittadini dovranno avere un ruolo importante e, responsabilmente, quando chiamati, potranno contribuire alle scelte del partito.
PROPOSTE AMMINISTRATIVE:
Come Segretario Cittadino quattro sono le proposte e quattro i gruppi di lavoro da formare tra iscritti e cittadini che dovranno impegnarsi nello sviluppo di ogni specifico tema e affidarlo al Sindaco Mimmo Consales per la loro realizzazione:
1) Sviluppo industriale, polo energetico e aspetti ambientali , partendo dal presupposto che questa città non possa prescindere dall'idea di continuare ad essere città industriale, capace così di garantire occupazione, ricchezza e opportunità di sviluppo per le piccole aziende locali. È normale però che tale realtà non può ignorare il discorso più articolato e complesso della questione ambientale.
2) Porto, infrastrutture e servizi, non dimenticando che la rete di trasporti di Brindisi è seconda, nel mezzogiorno, solo a quella di Napoli.
Aeroporto polivalente, porto e ferrovie danno l'opportunità di infrastrutture intermodali che vanno valorizzate più di quanto sia stato fatto nel passato.
Ridare al porto la zona a2a, avviare un traffico marittimo commerciale, dotare la zona circoscritta di infrastrutture e servizi e rilanciare anche il turismo in città.
3) Welfare generale di città, costruendo un welfare di qualità quale cardine fondamentale nella politica del PD superando il concetto – caratteristico della destra - di “carità” riservato a fasce marginali della società “che non ce la fanno”. Un'ulteriore caratteristica di una politica sociale che qualifichi l’azione del PD è considerare il welfare non come un costo, ma come un volano di sviluppo, valorizzando opportunamente tutti gli elementi in gioco (solo per fare qualche esempio: allungamento della vita, differenze di genere, opportunità tecnologiche, valore della prevenzione).
4) Sviluppo turistico, commerciale e terziario, dopo che questa crisi ha colpito inesorabilmente e frontalmente lo sviluppo industriale, è necessario pensare di sfruttare le antiche peculiarità del nostro territorio, premessa di un nuovo sviluppo dinamico e di economia moderna: il turismo utilizza e fa proprio il fenomeno della globalizzazione dei mercati riuscendo a mantenere alta la nostra appartenenza territoriale.
Ecco perché oggi più di ieri e ancor più di domani - prescindendo da chi rappresenterà questo partito, unico partito ancora in questo paese - abbiamo il dovere di garantire ai cittadini luoghi di coinvolgimento attivo sia per le scelte economiche che per quelle ambientali e sociali.
E questo e’ un impegno che riguarda tutti noi, ciascuno di noi, nessuno escluso.
COMUNICATO STAMPA PARTITO DEMOCRATICO A FIRMA DEL SEGRETARIO CITTADINO ANTONIO ELEFANTE
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