Egregio Signor Sindaco,
a seguito dell'increscioso episodio verificatosi lunedì 25 u.s.
presso il Palazzo di Città,
sono costretto a chiederLe chiarimenti circa la regolamentazione
dell'accesso al palazzo, dei presidenti di Circoscrizione.
Durante lo svolgimento del Consiglio Comunale con all'ordine del giorno
la discussione di alcune delibere collegate al bilancio di previsione 2002,
a dispetto della necessità di espletare le mie funzioni di Presidente, mi è stato
negato l'accesso alla sala antistante l'aula consiliare.
Nonostante mi fossi qualificato, il Vigile Urbano preposto al servizio
d'ordine,anche dopo l'intervento,di alcuni consiglieri comunali,
si ostinava a negarmi l'accesso, considerando, di fatto, il Presidente
della Circoscrizione nient'altro che un estraneo all'assise.
Tale diniego trovava fondamento, a dire dell'agente, su di un preciso ordine di servizio che, su mia espressa richiesta di visione nessuno è stato in grado di produrre.
In seguito anche il Capo Servizio, mi riferiva, solo verbalmente, che per ordine del Sindaco, era negato l'accesso alla suddetta sala agli estranei.;
Chiarisco che non mi sento assolutamente estraneo all'Amministrazione;
In virtù delle mie funzioni, di Ufficiale di Governo, come da delega da lei conferita,
di Consigliere Circoscrizionale, eletto dai cittadini, nonché di Primo rappresentante
del Quartiere nominato dal Consiglio Circoscrizionale,ritengo di aver diritto ad una maggiore considerazione, da parte di chi pur nell'esercizio delle proprie funzioni, con atteggiamenti assolutamente arbitrari non ha riguardo delle altrui attività.
Giudico, inoltre tale atteggiamento in palese violazione dell'art.48 comma N del regolamento
circoscrizionale secondo il quale Il Presidente del Consiglio
Circoscrizionale ha diritto di intervenire ai lavori del Consiglio Comunale
su problemi di interesse Circoscrizionale", così come nel caso in questione.
Nel mio specifico caso come lei ben sa, non potendo usufruire di una sede
circoscrizionale, sono costretto a lasciare i registri e la documentazione del Consiglio,
nell'ufficio dell'impiegato che coadiuva la mia attività;
Tengo a precisare pertanto, che capita spesso di dovere accedere, a Palazzo di Città nell'orario di chiusura al pubblico, non certo per "passerella di moda",ma per visionare i documenti circoscrizionali, e in tale circostanza, sono ripetutamente fermato dallo stesso vigile che è sempre molto restio a lasciarmi passare..
Premesso che inoltrerò richiesta al comandante della Polizia Municipale di visionare questo fantomatico ordine di servizio, vorrei porle due domande:
Qual è la posizione ufficiale dell'Amministrazione?
E' sempre troppo ligio al dovere il Vigile Urbano in questione o sono superficiali
tutti gli altri Vigili che, in situazioni analoghe non impedendomi l'accesso a Palazzo
di Città, durante gli orari di non apertura al pubblico, mi mettono in condizione di
poter ben operare?
Le sembra ragionevole che la funzione di Presidente di Quartiere possa essere
adempiuta solo ed esclusivamente durante gli orari di apertura al pubblico del
Palazzo di Città?
Certo di un suo celere chiarimento in merito all'incresciosa questione
le porgo i miei più distinti saluti.
Maurizio Pesari -Presidente Circoscrizione Centro.
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