Basket » 10/02/2010
C Dil.: Ceglie-Mola=80-85
25-25, 23-12, 13-17, 19-31
CITTA' DI CEGLIE MESSAPICA: Curri n.e., Travaglini, Leoncavallo 16, Fanelli 13, Moliterni 10, Febo 10, Ambrosecchia 2, Abet 9, Ucci, Motta 20. Coach Djukic
GEOFARMA NP MOLA: Giampietro n.e, Cipulli 17, Acito, Iannone 14, Giuffrè 16, Di Mola, Picuno n.e., Leo 7, Ciocca 5, Mazzotta 26. Coach Bray
In un turno che dovrà essere ricordato per non ripetere gli stessi errori e per non perdere la possibilità di arrivare primi, l’Olearia De Biasi Ceglie incontra una Geofarma Mola più concentrata e motivata che ritorna a casa con 2 punti probabilmente insperati ad inizio gara. Ceduti 2 tempi su 4 agli ospiti, i messapici hanno mostrato solo alcune delle armi che una settimana fa contro il Francavilla avevano fatto gridare al capolavoro sportivo, e lo hanno fatto solo per 2 tempi (il 1° ed il 2°).
Senza dimenticare una prestazione imbarazzante (almeno per chi li ha designati) della coppia arbitrale soprattutto nell’ultima frazione in cui i direttori di gara hanno perso totalmente il controllo della partita, la squadra gialloblù ha mostrato i già visti limiti che, quando sono emersi, hanno puntualmente portato ad una sconfitta in questo campionato. Bray non ha avuto scrupoli ad ordinare sia la 3-2 in difesa sia altri schemi difensivi che per alcuni potrebbero sembrare anacronistici, ma che hanno sortito l’effetto desiderato di imbrigliare nelle ultime 2 frazioni della partita quella che è sembrata essere l’unica fase funzionante della squadra di Djukic questa domenica: l’attacco.
In una giornata in cui non serve parlare dei singoli, abbiamo assistito ad uno spettacolare primo tempo avviato con l’ennesimo quintetto originale della stagione (Travaglini, Leoncavallo, Moliterni, Fanelli, Ambrosecchia) e concluso in parità (25-25) in cui si è visto un grande attacco, in transizione continua, con protagonisti principali Moliterni (suo l’ormai solito spettacolare alley-oop su assist di Fanelli) e Leoncavallo (16 pt realizzati in gran parte nelle prime 2 frazioni con il 75% dal campo, 20 valutazione), e la buona difesa esibita nella prima parte della gara da Fanelli sul temuto Mazzotta. Diciamo “solamente” perché il Mola ha saputo valorizzare le prestazioni degli altri componenti il quintetto base (Giuffrè, Cipulli, Iannone senza dimenticare Di Mola) per iniziare una prestazione in netto contrasto col le sue statistiche che parlano della squadra con la difesa meno battuta del girone, ma anche della squadra che in assoluto segna di meno. Se pensiamo ai 25 punti segnati dai baresi ad inizio gara ed ai 31 segnati nell’ultima frazione, potremmo avere già una chiara immagine del grado di funzionamento dei meccanismi messapici in difesa. L’ingresso in campo di Abet (9 pt, 7 tra rimbalzi e palle recuperate, 13 valutazione) e Motta (20 pt, 9 rimbalzi, 24 valutazione), che spesso è risultato decisivo in questo campionato, ha sortito sì effetti positivi, ma transitori perché limitati alla seconda frazione che il Città di Ceglie ha concluso con ben 11 lunghezze di vantaggio (48-37). La frazione ha confermato le capacità realizzative di Leoncavallo, senza dimenticare i primi punti in gialloblù di Ambrosecchia (anche 5 assist per lui). Per quanto riguarda i molesi, si confermano quelli che saranno determinanti a fine gara nello score degli ospiti, Cipulli (dopo un inizio “emozionato” da ritorno nel Pala2006), Giuffrè e Iannone. Nella terza frazione si assiste all’avvio della rimonta del Mola (il tempo si concluderà 61-54 per l’Olearia De Biasi), complice una grande difesa, Mazzotta che inizia il bombardamento, la permissività degli arbitri al gioco duro sotto canestro, e percentuali al tiro dei cegliesi rapidamente peggiorate. A nulla sono servite la dinamicità sotto canestro di Moliterni (bella la schiacciata!) ed i canestri di Febo e Fanelli a fronte dei numerosi tentativi di tutta la squadra infranti sulla 3-2 molese. L’ultima frazione si avvia con il Mola che esibisce le armi tipiche del Ceglie: difesa quale risorsa principale, forte agonismo, ripartenze veloci, scelte facili in attacco con Giuffrè, Cipulli e Mazzotta che non hanno sbagliato nulla dalla lunga. Il città di Ceglie non riesce a reagire e, a fronte dei 19 punti segnati negli ultimi 10 minuti, tante sono state le occasioni sprecate e le palle perse. Capitan Motta è stato, al solito, l’ultimo ad arrendersi ed i suoi canestri hanno tenuto vive le speranze dei tifosi cegliesi anche quando il Mola si è portato a +5 (massimo vantaggio degli ospiti). Quando Giuffrè con un’ancata degna di altri sport (sembrava l’Uomo Tigre!) ferma Ucci che gli aveva appena rubato palla mentre si stava involando da solo in contropiede, e gli arbitri anziché fischiare fallo antisportivo fischiano palla fuori a favore dei baresi, in tanti avranno capito che la partita era ormai segnata. Gli ultimi secondi sono un’altalena continua nel risultato ed uno stillicidio di tiri liberi con alcuni giocatori cegliesi che sbagliano quelli decisivi, mentre lo stesso non capita ai molesi. La partita si conclude sull’80-85 per gli ospiti con un tiro da 3 di Mazzotta sul filo della sirena dopo l’ennesimo sospetto per un recupero di palla ai danni di Motta che si avviava in attacco al fine di arrivare almeno ai supplementari.
A fine partita grande è l’amaro in bocca del presidente Laneve, ed i tifosi, che hanno comunque applaudito ed hanno assistito alla cavalcata vincente dei propri beniamini nelle ultime 10 gare, non sanno se provare stupore o delusione per quello che hanno visto in campo. Quello che è sicuro è che non ci saranno prove d’appello perché la classifica parla chiaro e se il calendario arride all’Olearia De Biasi, che aspetterà la Mens Sana nel Pala2006 dopo averla battuta in Molise, è anche vero che per vincere questo campionato servirà, in tutte le gare che restano sino al 25 Aprile, tutta la concentrazione, l’umiltà e l’abnegazione di cui sono capaci gli uomini in gialloblù. La conferma di queste doti che hanno già portato il Ceglie sul tetto del Girone G, saranno tutte da esibire a partire dal difficile, ma non proibitivo compito di domenica prossima in casa della Cestistica Campobasso.
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