Basket » 28/11/2010
Serie A: Sassari-Brindisi=94-89 d1ts
Parziali: 25-23; 42-37; 67-58; 80-80
Sassari: White 33, Hunter 17, Devecchi 6, Cittadini 6, Diener 7, Sacchetti, Tsaldaris 19, Vanuzzo, Pinton, Hubalek 6. Coach: Sacchetti.
Brindisi Lang 7, Dixon 20, Maresca 14, Pugi 1, Roberson 17, Touré 10, Diawara 17, Infante 3, Giovacchini, Gallea. Coach: Perdichizzi.
Arbitri: Lo Guzzo, Tola, Vicini
Note: Tiri: Sassari 21/41 (51%) da due, 11/25 (44%) da tre, 19/34 (56%) liberi; Brindisi 26/40 (65%) da due, 7/28 (25%) da tre, 16/20 (80%) liberi. Rimbalzi: Sassari 39, Brindisi 30. Palle Rec/Per: Sassari 11/18, Brindisi 12/16.
Brindisi non riesce a violare il Palaserradimigni di Sassari ma ci va molto vicina. Diawara e compagni escono sconfitti solo al termine di un tempo supplementare intenso e convulso, deciso dalla classe di White.
Sassari, dopo aver preso un buon margine di punti all'avvio del secondo quarto, è stata in vantaggio per quasi tutto l'arco dell'incontro ma Brindisi ha avuto il merito di lottare su ogni pallone, di non demoralizzarsi ogni volta che i padroni di casa tornavano ad allungare e di credere nella vittoria finale.
Anche se la squadra di Perdichizzi resta a due punti, crediamo che la gara di Sassari possa rappresentare un buon passo in avanti per recuperare consapevolezza nei propri mezzi e quel pizzico di tranquillità necessaria per essere più autorevoli e lucidi nei momenti importanti dell'incontro. Da notare anche l'apporto di Roberson che ha dimostrato di essere un atleta di altissimi livelli che può cambiare il corso delle partite se gli viene concessa fiducia e continuità di gioco.
La gara:
Perdichizzi, come domenica scorsa, lascia Roberson in panchina e schiera nello startin' five Dixon, Maresca, Diawara, Toure e Lang. Sacchetti, invece, parte con White, Hunter, Diener, Tsaldaris e Hubalek.
L'avvio dell'incontro è di chiara marca sassaritana. La difesa ospite non riesce a leggere gli schemi d'attacco degli avversari ed in poco meno di due minuti, Brindisi si trova a recuperare i 6 punti realizzati da White, Tsaldaris e Diener (6-0).
L'Enel reagisce con una bomba di Maresca (6-3) che da avvio ad una serie di precise conclusioni scagliate da oltre la linea dei tre punti. Tsaldaris, Dixon e Hubalek portano il risultato sul 12-5, poi Hunter regala ai padroni di casa il massimo vantaggio del primo periodo (14-5).
Con Lang frenato dal tutore al braccio (frutto della brutta botta rimediata nel finale di gara con Caserta) e Tourè e Diawara limitati in fase offensiva, ci pensano Maresca e Dixon a caricarsi sulle spalle le soluzioni offensive della squadra. Grazie ai loro canestri, Brindisi ricuce fino al -6 (16-10) ma Sassari, sostenuta da un pubblico caldo e competente, non si ferma e risponde punto su punto.
La seconda parte del periodo è più equilibrata: Hunter porta Sassari a + 9 ma il rush finale pugliese è degno di nota: difesa asfissiante e attacco preciso con i canestri di Lang, Dixon e Maresca che chiudono il primo periodo sul 25-23.
Nel secondo quarto spazio a chi è partito in panchina: Sassari mette sul parquet l'ex Pinton e Cittadini, Perdichizzi dà fiducia a Infante, Giovacchini e Roberson. Il risultato è che in meno di quattro minuti, Sassari allunga fino al +13 (38-25).
Gli unici due punti ospiti portano la firma di Maresca, davvero determinato e positivo sia in difesa che in attacco: Giuliano raggiunge la doppia cifra in appena 12' minuti di gioco. Nella formazione di casa da segnalare l'impatto incredibile del greco Tsaldaris (11 punti con 3/3 dalla distanza prima che Sacchetti lo chiami in panca), di White e di Hunter. Ma è sui rimbalzi che Sassari costruisce il suo vantaggio: al 20' ne cattura 7 in più degli avversari (20/13).
Prima della metà del quarto Brindisi realizza solo un'altra volta (Infante) apparendo in balia della Dinamo, ma, nella seconda metà del periodo, l'Enel offre l'impressione di poter rientrare in gara. La scossa viene dal primo canestro a firma di Diawara (39-30) che precede, di un minuto, la prima tripla di Roberson (39-33). I pugliesi ritrovano l'atteggiamento giusto anche in difesa e vanno negli spogliatoi con una bella schiacciata di Diawara che li tiene in partita (42-37) e che regala carica e morale per la seconda parte della gara.
E così accade: al rientro in campo Brindisi impatta subito grazie ai canestri di Tourè e Diawara (42-42). Ma Sassari è squadra che non molla e la gara diventa bellissima, piena di pathos e povera di sbagli.
Diener e White cercano l'allungo (50-44) ma Tourè e Dixon rispondono a piè pari (50-48). La possibile svolta dell'incontro quando Tourè commette il quarto fallo su un tiro da tre punti di Hubalek. Brindisi è costretta a ripartire a -5 (53-48) e senza poter contare per lunghi minuti su uno dei suoi uomini migliori. Perdichizzi si affida a Roberson ed è proprio lui, assieme, a Dixon a tenere in piedi l'attacco di Brindisi mentre il fase offensiva Sassari non sbaglia quasi nulla. A far pendere la bilancia dalla parte di Sassari sono due triple di Devecchi scoccata nell'ultimo minuto del terzo quarto e che costringono gli atleti di Perdichizzi a giocare gli ultimi 10 minuti partendo dal -9 (67-58).
L'ultimo quarto si apre con White che riporta Sassari al vantaggio in doppia cifra (69-59) ma Diawara tiene a galla le speranze biancazzurre (69-61). La gara diventa un affare da uomini duri e Brindisi, con una grande difesa, dimostra di essere concentrata e di aver voglia di superare il periodo negativo. Due palloni recuperati costruiscono il minirecupero firmato Roberson e Dixon (70-65). Dopo due tiri liberi sbagliati da Cittadini, Roberson ha la palla del -2 ma perde il tempo per il tiro. Sul rovesciamento di fronte Tsaldaris centra l'anello dalla grande distanza e, dopo l'ennesimo errore offensivo di Roberson, Diener mette sull'incontro il macigno del +10 (75-65) a 5' dalla sirena finale.
Ma le partite di pallacanestro finiscono solo al 40' e Perdichizzi, che lo sa bene e non vuole mollare, spedisce in campo Tourè riproponendo il quintetto iniziale. Brindisi offre l'impressione di rientrare in partita portandosi per due volte a 6 punti di distanza (73-67 e 75-69 a 3' dal termine). A due minuti dalla fine Maresca viene chiamato in panchina per Roberson che diventa protagonista dell'avvincente finale dell'incontro. E' proprio lui a realizzare il canestro (più tiro libero) del -3 (79-76) e a recuperare la palla che regala a Tourè la possibilità di andare in lunetta per il 79-78 a 38'' dal termine. E' sempre Roberson a commettere due falli "tattici" su Diener che, inframezza un canestro di Dixon, sbagliando per tre volte su quattro dalla lunetta (80-80). Ultima palla a Brindisi che ha il tiro della vittoria ma Dixon lo fallisce sancendo il conseguente ricorso ai 5 minuti di extratime.
Sassari avverte il contraccolpo psicologico di dover giocare una partita che riteneva già vinta e per quasi tre minuti resta ipnotizzata dalla difesa brindisina. Dal canto loro i giocatori dell'Enel sentono molto il peso dell'importanza dell'incontro e realizzano per la prima volta dopo 2'15'' di gioco grazie ad un libero di Lang. Subito dopo è Roberson a recuperare palla e regalare a Brindisi il +3 (80-83). I sardi si scuotono e operano un break di 7-0 con i canestri di Hunter e cinque punti consecutivi di White (87-83).
Roberson, tornato ad essere quel giocatore di livello consigliato da ottime referenze, regala la speranza (87-85) ma quando Dixon non centra il possibile pareggio, Sassari non si lascia sfuggire la vittoria. Brindisi butta il cuore oltre l'ostacolo ma Hunter e White fanno sentire il peso della loro classe. Termine 94-89 ma Brindisi ha messo in campo quello che i tifosi chiedevano. Impegno fino alla morte. Solo con questa intensità e questa determinazione Perdichizzi e i suoi possono dire la loro nel massimo campionato italiano di basket |