Altri » 18/12/2010
Serie A: Cantù-Enel Brindisi=85-62
Parziali: 15-19; 35-27; 62-46
Cantù: Micov 17, Ortner 13, Leunen 6, Marconato 5, Mazzarino 9, Mian 6, Urbutis, Broggi, Diviach, Tabu 20, Maspero, Green 9. All. Trinchieri.
Brindisi Lang 21, Roberson, Vorzillo n.e., Maresca 7, Infante 4, Gallea, Pugi, Dixon 5, Diawara 10, Giovacchini 8, Tourè 7. Coach: Perdichizzi.
Arbitri:
Note: Tiri: Brindisi 22/40 55(%) da due, 3/21 (14%) da tre, 9/12 (75%) liberi; Cantù 21/32 (66%) da due, 12/25 (48%) da tre, 7/10 (70%) liberi. Rimbalzi: Brindisi 28, Cantù 28. Palle Rec /Per: Brindisi 8/15, Cantù 13/13.
Ennesima sconfitta della New Basket Enel Brindisi. La squadra di Perdichizzi torna a mani vuote dalla quinta trasferta di campionato subendo un'altra grossa imbarcata di punti dalla Bennet Cantù, una delle formazioni più in forma della serie A.
Il grosso divario finale è comunque figlio della pesante defaillance che ha colpito Diawara e compagni negli ultimi 15 minuti del match. Un crollo che ha natura sia fisica che psicologica. Fisica perchè nelle fasi precedenti del match Brindisi aveva profuso ogni sforzo per restare a ruota dei più quotati canturini. Psicologica perchè gli atleti biancazzurri, nonostante abbiano dato il meglio di se stessi, hanno subito la netta superiorità degli avversari di turno. In ogni caso l'Enel paga, ancora una volta, un roster di quantita troppo ristretta per essere competitivo ad alti livelli nella massima serie della pallacanestro italiana.
A questo si aggiunga che, dopo un buon primo quarto, sugellato dall'ottima performance dell'asse play-pivot (con Lang praticamente immarcabile dalla difesa avversaria), Brindisi ha scontato il naturale calo fisico, la pessima percentuale al tiro da fuori e i troppi falli commessi da Toure e Maresca nei primi tre quarti di gioco.
E per Cantù, pur privo del lungo Markoishvili, è stato gioco fin troppo facile assestare i break decisivi che hanno fatto pendere la bilancia dell'incontro dalla sua parte.
Eppure - come già detto - Brindisi era partita alla grande. Nelle battute iniziali il quintetto base di Perdichizzi (Dixon, Maresca, Toure, Diawara e Lang) aveva annichilito la squadra di casa grazie a giochi offensivi semplici quanto efficaci. Dopo un avvio segnato dalle prodezze personali di Lang e Micov, Brindisi è volata a +5 (8-13), raggiungendo anche il massimo vantaggio di 7 punti (12-19) prima che una bomba di
Tabu scoccata a fil di sirena fissi il primo parziale sul 15-19.
Al rientro in campo, i pugliesi, con Infante e Giovacchini in campo al posto di Lang e Maresca, tengono botta agli avversari (17-23) ma Cantù assesta la difesa e per Brindisi sono subito dolori. I padroni di casa operano un micidiale break di 18-2 ed in appena cinque minuti riescono a sovvertire le sorti dell'incontro (35-25). Solo un canestro di Dixon consente a Brindisi di andare negli spogliatoi con un divario a cifra singola (35-27).
Al rientro in campo Brindisi è costretta quasi subito a fare a meno del suo uomo più in forma perchè Tourè commette il quarto fallo ed è richiamato in panchina. Lang e compagni, comunque ce la mettono tutta nel tentativo di riavvicinarsi ai padroni di casa e riescono a rendere vita difficile ai lunghi canturini (Ortner, Leunen e Marconato) gravandoli di falli. Ad un certo punti i biancazzurri danno l'impressione di poter tornare in gara grazie ai canestri di un grandioso Chris Lang. Quando Maresca, a meno di tre minuti dalla fine del terzo periodo, mette dentro i punti del 48-44 il pubblico di parte brindisina comincia a credere nell'impresa. Ma il sogno dura pochi istanti perchè i canestri di Mazzarino, Ortner, Tabu e Mian portano Cantù a + 18 (62-44) e decretano la fine virtuale della contesa.
L'ultimo quarto si gioca solo per onor di firma. Gli atleti brindisini, spossati dalla fatica, tirano i remi in barca e continuano a martellare il ferro dalla lunga distanza. Cantù raggiunge il + 32 (82-50) poi smette di giocare consentendo agli ospiti di terminare l'incontro con un passivo inferiore. Termina 85-62, un punteggio che la dice tutta sulla netta differenza esistente tra Brindisi e le squadre di livello.
Di certo non è il parquet di Cantù il rettangolo in cui è possibile pensare di raggranellare i punti necessari per la salvezza, ma la squadra di Perdichizzi è chiamata ad un repentino cambiamento di marcia se si vuol regalare alla città di Brindisi la possibilità di continuare a restare tra i grandi del basket tricolore.
10^ giornata, risultati e classifica |