Basket » 28/12/2010
Serie A: Teramo-Brindisi=65-57
Parziali: 15-13; 37-27; 45-38;
Teramo: Zoroski, Listwon, Ricci, Boscagin, Lulli, De La Fuente, Diener, Martelli, Davis, Rullo, Polonara, Fletcher. Coach: Ramagli
Brindisi Lang, Roberson, Vorzillo, Maresca, Infante, Gallea, Pugi, Dixon, Diawara, Giovacchini, Toure. Coach: Perdichizzi.
Arbitri: Fiacchini, Giansanti, Pinto
Note: Tiri: Teramo / (%) da due, / (%) da tre, / (%) liberi; Brindisi / (%) da due, / (%) da tre, / (%) liberi. Rimbalzi: Teramo , Brindisi. Palle Rec/Per: Teramo / Brindisi /.
Brindisi parte con Dixon, Maresca, Diawara, Toure e Lang; Teramo schiera nello startin' five Zorosky, Boscagin, Diener, Davis e Fletcher.
Pronti via e Maresca e Lang, in scioltezza, portano gli ospiti a +5. Teramo, in un palasport gremito all'inverosimile, tenta una reazione di orgoglio ma sbaglia molto in attacco, sia per il nervosismo che per l'intensità della difesa brindisina. Anche Brindisi commette molti errori sotto canestro (4/11 nei primi otto minuti) e, con il passare dei minuti, permette ai padroni di casa di conquistare maggiore confidenza con il canestro e raggiungono il primo vantaggio (9-7) prima di allungare il passo e portarsi a +6 (15-9).
Nel finale di quarto, prima Diawara e poi Dixon riescono a realizzare i canestri che consentono a Brindisi di rimanere a ruota degli abruzzesi (15-13).
Nel secondo quarto, come accade troppo spesso, Brindisi segna il passo. La squadra di Perdichizzi tiene botta fino al 3' (quando Roberson infila la bomba del 20-18) poi cede di schianto sotto i colpi di un avversario che può permettersi di cambiare gli atleti sul parquet senza risentire più di tanto in intensità ed efficiacia di gioco. E Teramo può giocare a briglie sciolte mentre dall'altra parte Dixon cale vertiginosamente, Toure - chiuso dalla gabbia di Ramagli - gioca la sua peggior gara da quando veste la casacca biancazzurra e Diawara attacca con percentuali non degne di un ex Nba (29% da due al riposo).
Un canestro del sesto uomo Rullo regala alla Tercas il +7 (25-18); poi, dopo i tentativi di Lang e Diawara di ridare ossigeno all'Enel, i canestri dei "panchinari" Rullo e Polonara contribuiscono a far prendere il largo ai padroni di casa (35-23). A Brindisi non resta che metterla sulla forza dei nervi e Infante e Lang non si lasciano pregare nel mettere a segno i due canestri del -8 prima che De La Fuente, sul suono della sirena, riporti Teramo ad un vantaggio a doppia cifra (37-27).
Al rientro in campo delle due squadre, il pubblico assiste ad uno dei più grandi show dell'errore mai visti in questo campionato: in sei minuti di gioco Teramo realizza un solo canestro, ma Brindisi non fa molto di più. La squadra di Perdichizzi non lesina energie per operare una difesa rocciosa ma la coperta è sempre corta e la fluidità offensiva non può essere delle migliori: il risultato è appena 6 punti in sei minuti. Sul 39-33 Teramo si ridesta e in pochi secondi ritorna a +10 (43-33) prima che Brindisi recuperi qualche energia e chiude il quarto a -7 (45-38).
Le emozioni che non offre il terzo periodo, le regala, invece, l'ultimo quarto: dieci minuti intensi, dominati da un altalena di emozioni che solo il basker sa dare.
In avvio Brindisi offre subito l'impressione di poter spostare l'inerzia della gara: Roberson e Giovacchini realizzano i canestri del -3 (45-42).
Nei primi 5 minuti del periodo Teramo non riesce a leggere la difesa brindisina e muove i punti soltanto grazie a due tiri liberi di Diener. Sono minuti d'oro per Brindisi che, guidata da un Roberson finalmente all'altezza delle aspettative, arriva a -1 (47-46).
Nel momento migliore dei pugliesi, però, Teramo ha la forza di risorgere: dopo un canestro di Diener, subito imitato da Lang, è Boscagin a suonare la carica e far esplodere il Palasport con una bomba da tre (55-48).
Brindisi morta? nemmeno a dirlo. Un break di 6-0 operato grazie ai canestri di Lang e Roberson riporta i pugliesi a -1 (55-54) e sposta nuovamente l'inerzia della contesa.
Ramagli chiama time out e ordina ai suoi di giocare con raziocinio e Boscagin e Fletcher lo accontentano, guadagnando tre falli che vogliono sei tiri dalla lunetta e, nella fattispecie, cinque importantissimi punti (60-54).
Brindisi, con la forza delle disperazione, riduce a tre punti con una prodezza di Diawara dalla lunga distanza (60-56), poi il team di Ramagli non sbaglia più nulla e conquista la gara lasciando alla squadra di Perdichizzi l'ultimo posto in classifica.
11^ giornata, risultati e classifica |