Basket » 16/01/2011
Serie A: Air Avellino-Enel Brindisi=79-80
Parziali: 22-14, 34-40, 60-58
Air Avellino: Green 11, Troutman 22, Cortese, Spinelli 7, Lauwers, Casoli, Infanti, Iannicelli, Szewczyk 8, Thomas 11, Johnson 3, Dean 17. Coach: Vitucci.
Enel Brindisi: Lang 10, Roberson 27, Maresca 10, Infante, Gallea, Pugi, Dixon 14, Diawara 15, Giovacchini, Tourè 4. Coach: Bechi
Arbitri: Mattioli, Tola, Crescenti
Note: Tiri: Avellino 24/52 (46%) da due, 6/17 (35%) da tre, 13/15 (87%) liberi; Brindisi 20/37 (54%) da due, 11/30 (37%) da tre, 7/11 (%) liberi. Rimbalzi: Avellino 37, Brindisi 37. Palle Rec/Per: Avellino 12/9, Brindisi 5/13
Tanto tuonò che piovve. In un solo mese di lavoro Luca Bechi riesce a far vincere a Brindisi la prima gara esterna della stagione. Un successo giunto dopo i progressi mostrati nella gara con Biella e, per giunta, in casa della più recente stella del Sud, l'Avellino del rimpianto Omar Thomas.
Il successo odierno vale tantissimo. Scaccia mesi e mesi di tensioni e dimostra che Brindisi può dire la sua in un campionato livellato come la serie A di basket italiano. Un successo che porta la firma di Bechi ma anche di Diawara (che partita dopo partita diviene una pedina importantissima), di Dixon (l'uomo che molti vorrebbero tagliare) e di Roberson (il cestista che "non serve" - secondo il vecchio coach - ma che oggi è risultato il miglior marcatore dell'intera serie A). E' anche il successo di tutta la squadra, basti pensare che Brindisi ha costruito la vittoria sul saper sfruttare gran parte delle individualità a sua disposizione e, soprattutto, sul rompere gli equilibri dell'incontro con un quintetto formato per 4/5 dai "non titolari".
Si parte con i quintetti previsti: Avellino presenta Green, Dean, Szewczyk, Troutman e Thomas; Bechi sceglie Dixon, Roberson, Diawara, Toure, Lang.
I lupi cercano di mettere l'immediato timbro all'incontro facendo pesare il maggior peso sotto le plance (7-2 dopo 2' di gioco) ma Brindisi stringe i denti in difesa e con una buona 3-2 riesce a rientrare in gara con i canestri di Diawara e Lang (7-7 al 5'). Avellino non molla: Vitucci, dopo un paio di minuti di smarrimento, trova la chiave giusta per eludere le tattiche difensive degli ospiti e con Troutman e Szewczyk un gran spolvero, Avellino va sopra di 7 punti (18-11). Dopo che Roberson ridà ossigeno a Brindisi (18-14), Bechi chiama in panchina Lang e Dixon e mette in campo Infante e Giovacchini. La mossa arresta l'emorragia difensiva ma Troutman e Thomas riescono ugualmente ad aumentare il divario che, al termine del primo quarto, si attesta a +8 (22-14).
Nel secondo quarto, Brindisi (con in campo Roberson, Giovacchini, Maresca, Tourè e Infante) costringe Avellino ad un lungo digiuno dal canestro. Inizialmente gli ospiti sembrano non saperne approfittare per ridurre le distanze (nei primi due minuti Brindisi va a canestro solo dalla lunetta con Maresca). Vitucci cerca di mettere mano alle difficoltà chiamando time-out, ma serve a poco perchè Roberson e Maresca riportano gli azzurri a ruota dei più quotati avversari (22-21). Dopo aver cambiato l'inierzia della partita grazie alla panchina, Bechi comprende le difficoltà dell'Avellino e butta in campo Dixon, Diawara e Lang. La mossa sortisce i suoi effetti perchè proprio Diawara (con due canestri consecutivi), Roberson e Lang fanno volare Brindisi a +8.
Avellino è sotto choc sotto i colpi di Brindisi e dopo 16 punti consecutivi degli avversari è Omar Thomas (dopo oltre 6' 30'' e per giunta dalla lunetta) a muovere il punteggio campano. L'Enel, comunque, non si ferma e con Diawara e Roberson formato killer conquista 10 lunghezze di vantaggio (26-36) che diventano +12 quando Lang realizza il suo sesto punto della serata (28-40). Nell'ultimo minuto prima del riposo Bechi da fiato a Diawara e Maresca ed Avellino riesce a ridurre a 6 i punti di svantaggio (34-40).
Al rientro in campo è spettacolo puro al PalaDelMauro: gli atleti di Brindisi ed Avellino non si risparmiano in agonismo e danno sfoggio di tutte le rispettive doti individuali. Brindisi dimostra con i fatti quello che Bechi sostiene con cognizione di causa: se si escludono le prime tre del lotto, Brindisi può giocarsela con tutte le altre squadre. Dixon e compagni tornano a +11 grazie ad un eccellente Roberson (40-51) ma Avellino non è da meno guidato da un pubblico corretto e caloroso. Lentamente ma inesorabilmente, sfruttando il 4^ fallo di Tourè e la prevedibile stanchezza di Brindisi, Dean, Johnson e Troutman riescono a rosicchiare quasi per intero il vantaggio degli ospiti (55-56). La rimonta dei lupi si concretizza allo scoccare della sirena del terzo quarto, quando una bomba di Dean li riporta in vantaggio (60-58).
L'ultimo quarto parte con una intensità mostruosa. Roberson e Maresca mettono dentro le bombe del nuovo vantaggio Enel ma - notizia negativa - Tourè viene colto nella quinta infrazione fallosa e deve abbandonare il parquet di gioco. Dover fare a meno di uno degli uomini più rappresentativi non ferma, però, la New Basket. Per lunghi minuti Brindisi continua a giocare in piena trance agonistica rispondendo colpo su colpo agli irpini. A 4' dal termine Diawara mette dentro la bomba del 71-74, poi Roberson allunga (71-75). Szewczyk e Spinelli impattano (75-75). Si gioca punto a punto in un finale al cardiopalma. Roberson riporta Brindisi in vantaggio. Avellino ribalta con Dean e Thomas dalla lunetta (79-77). Roberson dalla lunetta fa 1/2 (79-78). Avellino palla in mano ma non riesce a tirare. Brindisi recupera e Dixon all'ultimo secondo realizza il canestro del successo. Brindisi sfata il tabù esterno. Adesso comincia un nuovo campionato. |